Equiparare il prezzo dei prodotti a base vegetale con quello dei prodotto di origine animale, così da livellare il campo di gioco e rendere i primi più accessibili alla popolazione. Si tratta di quanto recentemente promesso da Lidl Germania, che di fatto affiancherà alla sopracitata rivisitazione dei prezzi una rinnovata disposizione nei suoi stessi punti vendita, andando a posizionare i prodotti a base vegetale in maniera strategica accanto ai “colleghi” di origine animale.
La manovra di Lidl Germania, oltre a come appena accennato favorire un avvicinamento maggiore della popolazione ai prodotti alimentari a base vegetale, ha dunque l’obiettivo di enfatizzare la visibilità di questi ultimi paragonandoli direttamente con le opzioni più tradizionali.
Parità di prezzo tra prodotti vegetali e di origine animale: la mossa di Lidl Germania
Una piccola rivoluzione? Sì e no, a dire il vero. Se l’iniziativa del ramo tedesco di Lidl può essere naturalmente interpretata come un notevole punto di svolta per il settore, è bene notare che è stata verosimilmente innescata da una attenta analisi di mercato. Difficile parlare di rivoluzione, in altre parole, se di fatto la rivoluzione era già in corso da qualche tempo: come già abbiamo avuto modo di raccontarvi su queste pagine, infatti, la Germania può vantare il primo fatturato in Europa per quanto concerne i prodotti a base vegetale; con il consumo di carne che di fatto è tra i più bassi mai registrati.
La Germania è dunque terreno fertile per iniziative come questa, che per essere accolte a modo necessitano di una solida base di consumatori eticamente consapevoli: al di là dello scoglio del prezzo (uno scoglio importante, beninteso: basti chiedere a Beyond Meat, che ha visto le proprie vendite crollare anche e soprattutto a causa della crisi sul costo della vita), la scelta di facilitare un confronto diretto tra i prodotti a base vegetale e quelli di origine vegetale è una scelta comunicativa forte, che sottolinea l’importanza di rendere le alternative sostenibili facilmente accessibili e visibili nei punti vendita.
Di nuovo, l’aspetto commerciale è importante, ma è per di più bene notare che un posizionamento del genere potrebbe (e dovrebbe) innescare nei consumatori una riflessione sulle implicazioni più ampie delle proprie scelte alimentari – una riflessione che, se manchevole di un terreno fertile per crescere, rischia di non attecchire affatto. Rimarrà da vedere, nel frattempo, se la mossa di Lidl Germania avrà ripercussioni sul settore anche a lungo termine: ci saranno altre catene che si impegneranno a equiparare il prezzo dei prodotti a base vegetale e di origine animale?