Avete presente i coniglietti di cioccolato incartati con un packaging dorato e un nastrino rosso al collo? Sì? Se li associate al marchio Lindt, sappiate che il Tribunale la pensa esattamente come voi, tanto da aver costretto la catena di discount Lidl a smettere di vendere i suoi e a distruggere tutti gli esemplari già esistenti, proprio perché troppo simili a quelli dell’azienda cioccolatiera svizzera.
La sentenza arriva dal Tribunale Federale svizzero, che ha accolto la richiesta di Lindt & Sprüngli, che nel 2018 aveva portato davanti alla corte il marchio di supermercati tedesco, sostenendo che i coniglietti di cioccolato venduti nei discount del gruppo fossero troppo simili ai suoi, tutelati da marchio registrato. Inizialmente il Tribunale del commercio del canton Argovia, a cui si era rivolta l’azienda svizzera, aveva respinto l’azione legale, ma la situazione si è totalmente ribaltata a favore di Lindt oggi, con la sentenza del Tribunale Federale, che ha deciso che il coniglietto dorato è sostanzialmente uno e uno solo.
Per arrivare a questa conclusione, il Tribunale si è avvalso di un sondaggio d’opinione, che ha dimostrato come la maggior parte dei consumatori associ quel prodotto al marchio Lindt. Dunque, anche se i due coniglietti avevano qualche minima differenza, c’era l’effettivo rischio di trarre in inganno il consumatore. Così ora Lidl dovrà non solo smettere di vendere i suoi coniglietti, ma anche distruggere tutti gli esemplari già esistenti nei magazzini. Ovviamente – ha suggerito il tribunale – il cioccolato non deve andare sprecato, ma può essere sciolto e riutilizzato per creare nuovi prodotti. Chessò, un gattino, per esempio.