I più lo conosceranno – giustamente, beninteso – per le sue imprese sul rettangolo di gioco, ma forse i nostri lettori più attenti sapranno che la storia tra Leo Messi e il mondo del vino dura da più di un decennio. Siamo nel 2012, e il numero dieci albiceleste avvia una una collaborazione con l’azienda vinicola Valentín Bianchi in quel di Mendoza (città, tra parentesi, di recente finita tra le pagine della Guida Michelin) per lanciare una linea chiamata “LEO”. Poi la doppietta, qualche anno più tardi – nel 2018, a essere precisi -, questa volta creando con gli enologi di Bodegas Bianchi l’etichetta L10.
Il terzo colpo, quello per portarsi a casa il pallone, arriva appena una manciata di giorni fa: Leo Messi avvia una nuova collaborazione con la MM Winemaker, azienda con sede a Ginevra, in Svizzera, ma che di fatto affonda le proprie radici in Puglia.
Un’occhiata alla nuova linea di vini di Leo Messi
L’annuncio arriva direttamente attraverso il seguitissimo profilo Instagram del campione argentino: “Grazie @mmwinemaker per le favolose collezioni di vini “Lionel””, si legge nella didascalia che accompagna il post. “Ecco un brindisi per celebrare tutti i bei momenti. Salud para todos.” Nella foto, sette bottiglie di vino le cui etichette ritraggono – naturalmente – lo stesso Leo Messi, in alcuni casi con indosso la maglia della nazionale Argentina e in altri vestito “in borghese”.
Forte, al di là delle sopracitate radici, il legame con l’Italia. La linea di vini, che come potrete immaginare è di fatto disponibile per la spedizione in tutto il mondo, offre una varietà di prezzi che spazia dai 32 euro agli oltre 495 e comprende numerosi vigneti del nostro caro e vecchio Stivale: dal Prosecco della linea GOAT (tranquilli, le capre non c’entrano nulla: sta per Greatest of All Time, il più forte di sempre) al Primitivo o al Syrah della linea Lionel Titanium; con la bollicina veneta disponibile al prezzo base e i secondi in vendita a 110 euro.
I picchi più alti, come accennato nelle righe precedenti, raggiungono la quota di 495 euro: si tratta delle etichette appartenenti alla linea Lionel Diamond, ossia l’Aglianico del Sannio 2002 e il Taurasi DOCG 2001. A completare la collezione si segnala anche del Pinot Grigio, del Nero d’Avola, dello Chardonnay, del Merlot e molto altro – un’offerta complessivamente folta e che di fatto si adatta a più o meno tutte le tasche.
Nelle due precedenti incursioni di Leo Messi nel mondo del vino una parte dei profitti – una parte, è bene notarlo, mai chiaramente dichiarata – fu devoluta alla omonima Fondazione di beneficienza: non ci sono dettagli, al momento, se anche questa “terza puntata” seguirà lo stesso esempio.