Le vongole italiane hanno un nuovo predatore, assolutamente inaspettato

Non c'è pace per le povere vongole: dopo il granchio blu, ora a fare strage di molluschi è un nuovo, inaspettato predatore.

Le vongole italiane hanno un nuovo predatore, assolutamente inaspettato

Non sembra esserci davvero pace per le povere vongole: le migliori compagne per le spaghettate estive degli italiani sono già state decimate dalle tenaglie dei granchi blu e adesso, proprio mentre si stavano sperimentando nuove soluzioni per proteggerle dall’inarrestabile crostaeco alieno, si palesa un altro nemico, proveniente stavolta non dal mare, ma dal cielo: anatre e germani stanno facendo strage di vongole.

Il nuovo nemico

anatre

A denunciare l’accaduto sono Luca Freguglia, presidente Enalcaccia di Goro, Luca Mangolini, vicepresidente Copego, e Fausto Gianella, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Emilia-Romagna, che intervistati da Il Resto del Carlino, raccontano i fatti.

“Le anatre hanno devastato alcune concessioni, divorando le vongole di piccole dimensioni. I pescatori quando sono andati a controllare, si sono trovati davanti una distesa di sabbia emersa con la bassa marea. Dei molluschi non era rimasto più nulla, solo devastazione. Le anatre, abbiamo filmato stormi di germani reali, si sono buttati sui vivai e hanno portato via le vongole, non ci sono rimasti nella fanghiglia nemmeno i gusci. Sparito tutto”.

In Veneto contro il granchio blu ora si seminano vongole veraci In Veneto contro il granchio blu ora si seminano vongole veraci

Con danni che si aggirano sui 100mila euro, la situazione per gli allevatori sembra davvero complicata. Ma che cosa ha permesso ai volatili di diventare i nuovi predatori di molluschi? Con amara ironia, la causa è proprio nei tentativi di proteggere le vongole dal granchio blu.

La spiegazione di Gianella: “Per strappare le vongole al killer stiamo ‘coltivando’ nuovi specchi d’acqua, che si trovano in zone mai utilizzate prima, aree della sacca che sono però più soggette agli sbalzi di livello legati alle maree. L’acqua scende e fa emergere le vongole, sul filo della superficie diventano una ghiotta occasione per le anatre”.

Il fronte, quindi, si sposta dall’acqua all’aria, e richiede nuove soluzioni. Freguglia, Mangolini e Giannella cercando quindi la collaborazione di Massimiliano Costa, direttore del parco del Delta del Po.

“E’ stato molto collaborativo, abbiamo spiegato cosa sta succedendo, chiedendo il via libera per collocare nelle vicinanze di quelle aree i dissuasori per i volatili. Abbiamo affrontato anche la questione dei cormorani, è necessario un piano di abbattimento di questa specie che divora il pesce anche nelle valli, nelle zone della sacca, coinvolgendo i pescatori. L’abbattimento non deve essere limitato alle acque dei laghetti dove si svolge la pesca privata”.