McDonald’s ha appena annunciato un’importante modifica al suo menu. No, non introdurrà qualche nuovo hamburger spaziale e mirabolante. E non riporterà neanche in auge una vecchia gloria del passato. Semplicemente ha rivelato che ora tutte le sue uova provengono da galline allevate senza gabbia. Anche se, è bene specificare, questo per ora vale solo per gli Stati Uniti.
Le uova di gallina di McDonald’s sono tutte cage free
Correva l’anno 2015 e McDonald’s all’epoca si era impegnato a utilizzare il 100% di uova provenienti da allevamenti di galline senza gabbia nei ristoranti degli Stati Uniti entro il 2025. Così ecco che adesso, con ben due anni di anticipo sulla tabella di marcia prevista, McDonald’s ha annunciato di avercela fatta: il 100% delle sue uova usate nei locali degli USA arriva da allevamenti cage-free.
Il che vuol dire che adesso avrà più tempo per fare la stessa cosa anche all’estero? Non è dato saperlo. McDonald’s ha spiegato che ogni uovo che si mangia da McDonald’s, in qualsiasi forma esso sia e ogni uovo che mangeremo in futuro nei suoi locali proviene da allevamenti senza gabbie, quelli dove le galline vivono in spazi più aperti con una miglior qualità di vita.
L’azienda ha voluto pubblicizzare questo risultato sottolineando che si tratta di un passo avanti importante nella strada verso il miglioramento della qualità e della sicurezza del suo cibo. Inoltre rappresenta anche un netto miglioramento per quanto riguarda la tutela del benessere degli animali lungo tutta la sua catena di approvvigionamento.
In un comunicato stampa ufficiale McDonald’s ha affermato come il raggiungimento di questo traguardo sia un altro passo nella giusta direzione. Diciamo che non è stato facile per McDonald’s e per la multinazionale alimentare Cargill, suo fornitore di uova, arrivare sino a questo punto.
Le due aziende hanno dovuto, infatti, capire come reperire abbastanza uova da allevamenti senza gabbie per riuscire a nutrire la popolazione americana. Anche perché McDonald’s ha bisogno di un quantitativo di uova spropositato: solamente nel 2023 la catena ha acquistato qualcosa come 2 miliardi di uova, circa sei volte la popolazione statunitense. E questa cifra si riferisce solamente ai ristoranti americani.
Così McDonald’s e Cargill si sono consultati con degli esperti di benessere animale e con diversi ricercatori in modo da aiutare, come prima cosa, i produttori di uova a trasformare i loro allevamenti, rinnovando le aziende agricole e implementando anche nuove tecnologie per iniziare a fornire uova da galline non in gabbia. Il tutto aggiungendo anche un veterinario ad ogni singola azienda agricola che negli USA fornisce uova a McDonald’s.
Kristin Tupa, responsabile della sostenibilità per il settore nordamericano delle proteine di Cargill, ha dichiarato che quando McDonald’s si è impegnato a eliminare le gabbie negli Stati Uniti, ecco che i produttori di uova hanno dovuto letteralmente ricostruire da zero la catena di fornitura. E adesso quella decisione sta cambiando il settore.