Avete presente le Pringles, le patatine a forma di paraboloide iperbolico impilate nel tubo famose in tutto il mondo? Ma certo che le avete presente, come conoscete sicuramente decine e decine di brand affini. Eppure, non tutti i brand affini valgono quasi 40 miliardi di dollari. Pringles invece sì, e Mars ha acquistato l’azienda di cui fanno parte (la Kellanova) per quella cifra.
Per l’esattezza sono 35,9 miliardi di dollari, per una transazione che si concluderà entro la prima metà del 2025 e che Il Sole 24 Ore definisce come il più grande affare del settore degli alimenti confezionati. Un’altra conquista foodie per la multinazionale, che vanta già numerosissimi marchi di snack e simili, in un momento in cui negli Stati Uniti le vendite i consumatori cercano alternative più economiche.
Un buon momento per Mars, se Musk non le rovina i piani
Kellanova non è un’azienda piccola: raccoglie marchi come Rice Crispies Treats, Town House, e appunto le Pringles ma forse la collegate in maniera più immediata ai Kellogg’s ovvero i cereali per la colazione (la K di Kellanova, infatti, è nella stessa font di quella dei cereali). Questa fattura circa 13 miliardi l’anno. Dall’altra parte c’è Mars, che comprende anche Snickers, Twix, Pedigree o M&M’s e che ha optato per una bella acquisizione. Questa invece fattura circa 50 miliardi l’anno e procederà azione dopo azione: nel senso che Mars acquisterà Kellanova pagando 83,50 dollari ogni azione.
A commentare l’unione di dei due colossi sono Poul Weihrauch, ad di Mars, e Steve Cahillane ovvero l’ad di Kellanova: “con il portafoglio di marchi di Kellanova abbiamo un’opportunità sostanziale di sviluppo. Una combinazione storica, con un’ottima compatibilità culturale e strategica”. La sinergia è confermata con uno slogan nuovo e studiato per l’occasione: “Snacking is Better Together”. Un buon anno per la multinazionale Mars, sempre che non si trovi nei guai finanziari con Elon Musk, vista la recente mossa del milionario di portarla in tribunale insieme a Unilever.