A Milano, nella giornata di sabato 2 aprile, si sono svolte le sedute delle giurie del Premio Regina Colomba Regina Pastiera 2022, volte a individuare i vincitori delle categorie Colomba e Pastiera. I pasticceri in gara erano ben 32, provenienti da 12 diverse regioni italiane, e si sono affrontati nella preparazioni di dolci realizzati con lievito madre e ingredienti completamente naturali secondo il motto di Re Panettone, “Tutto naturale, solo artigianale”.
Nello specifico, nella Giuria competente alla categoria Pastiera figuravano il Presidente Alberto Paolo Schieppati, (direttore So Wine So Food), Mariacristina Coppeto (Grande Cucina), Roberto di Pinto (Chef Ristorante Sine), Roberta Rampini (Il Giorno) e Donato Troiano (GustoH24), mentre a rappresentare la Giuria Colomba erano presenti la Presidente Mariella Tanzarella (La Repubblica), Renato Andreolassi (Teletutto di Brescia e Italia a Tavola), Alessandro Garzillo (Chef Ristorante Hotel Villa Malpensa), Aldo Palaoro (Linkiesta) e Cesare Zucca (Italian Press New York).
A portare a casa il primo premio della Categoria Colomba, realizzata secondo la ricetta classica con lievito madre, farina, canditi di agrumi in sospensione, burro, tuorli d’uovo,
zucchero; in superficie, glassa di zucchero, uova e mandorle, sono a pari merito Alessandro Marigliano e Bernardette Nardone, capi pasticcieri rispettivamente dalla Pasticceria I Marigliano e Torrone Di Iorio 1750 Montemiletto. Secondo premio per Mattia Ricci di Fornai Ricci, e medaglia di bronzo per Guido Sparaco della Pasticceria Sparaco.
Per quanto concerne la Categoria Pastiera, invece, il primo posto del podio è occupato da Salvatore Vitale della Pasticceria Santaniello, mentre la medaglia d’argento è stata conquistata da Guido Sparaco e il terzo gradino da Raffaele Vignola della Pasticceria Vignola. In questo caso, la ricetta era da intendersi come una crostata con involucro e strisce superiori di pasta frolla; ripieno a base di grano, ricotta, scorze d’arancia candite, zucchero e aromi naturali.
“Cuore, passione e tecnica sono gli elementi sui quali da presidente della giuria ho appuntato le mie riflessioni” ha commentato Alberto Paolo Schieppati. “E pur nella quantità di campioni degustati è emerso un fattore comune: l’alta qualità della materia prima utilizzata e la serietà nelle preparazioni. L’efficienza organizzativa è stata esemplare”.