Negli USA il problema delle macchine del gelato perennemente rotte da McDonald’s è diventato di carattere così nazional popolare che qualcuno è arrivato a richiedere l’invervento del Congresso. Già, proprio così: il gelato di McDonald’s è diventato una questione di Stato ormai. Il sito di e-commerce iFixit ha chiesto al Congresso il permesso di riparare le macchine per il gelato cronicamente non funzionanti di McDonald’s.
Quando le macchine del gelato di McDonald’s diventano una questione di Stato
Solamente lo scorso anno, una coppia aveva deciso di denunciare McDonald’s in quanto i proprietari dei ristoranti in franchising non gli avevano permesso di usare un gadget da loro stessi inventato che permetteva di hackerare le macchine del gelato e ripararle molto velocemente, al posto che pagare i costosi servizi del produttore.
Elizabeth Chamberlain di iFixit ha spiegato che, in ogni momento il 10% delle macchine del gelato di McDonald’s è perennemente rotto. Da lì la decisione di iFixit di risolvere questo problema, cercando di capire come aggirare le leggi statunitensi sul copyright che stanno rendendo difficile mettere fine a tale disguido.
Il sito di e-commerce ha così presentato una petizione al Copyright Office degli Stati Uniti, chiedendo un’esenzione dal Digital Millenium Cpyright Act (DMCA), quello che rende illegale aggirare i blocchi software sui dispositivi. Se tale richiesta venisse accolta, ecco che potrebbero fare molto di più: oltre a smontare la macchina, potrebbero anche capire meglio il software.
Il che vorrebbe dire decodificare i codici di errore e capire dunque come correggerli. Uno dei tecnici di iFixit ha dato una prova pratica di quanto sostengono. Ha comprato una macchina del gelato come quelle usate da McDonald’s e ha dimostrato che i problemi sono risolvibili.
Il guaio, però, è che da parte di McDonald’s c’è una feroce opposizione all’intervento di questi tecnici indipendenti. Le macchine del gelato in questione sono prodotte dall’azienda Taylor e a McDonald’s costano 18mila dollari ciascuna.
Ogni volta che la macchina si rompe, ecco che gli affiliati devono per forza di cose richiedere l’intervento di un tecnico della Taylor, azienda che non solo produce le macchine, ma che si è assicurata anche i diritti esclusivi di manutenzione e riparazione, addebitando ovviamente ai proprietari del franchising una tariffa per ogni singolo intervento dei loro tecnici.
In realtà, però, come dimostrato da iFixit, ci sarebbero sistemi più veloci, economici ed efficienti per riparare tali macchine. Jeremy O’Sullivane Melissa Nelson, infatti, hanno inventato Kytch, un dispositivo capace di intercettare le comunicazioni interne della macchina del gelato e di inviarle tramite WiFi a uno smartphone o un’interfaccia web, consentendo così ai proprietari dei franchising di risolvere da soli i problemi.
Tuttavia McDonald’s si rifiuta ostinatamente di utilizzare questo dispositivo sostenendo che ci sia un rischio di “gravi lesioni umane”. Ma la storia non finisce qui. Perché il dispositivo accantonato da McDonald’s per “gravi lesioni umane” ecco che sarebbe stato preso e decodificato dalla stessa azienda Taylor, la quale ne avrebbe “preso ispirazione”, diciamo così, per creare un suo prodotto di montaggio connesso a internet.
Tanto che Kytch nel 2021 ha poi denunciato la Taylor per aver “copiato” il suo dispositivo. E ha anche denunciato McDonald’s per diffamazione.
Qui il video su YouTube di iFixit dove viene dimostrato quanto sarebbe facile e veloce riparare queste macchine: