La regola d’oro della vacanza felice? Pranzo al sacco per andata e ritorno. E badate bene – non è solo la saggezza popolare a dirlo, ma anche e soprattutto i numeri: una recente indagine condotta da Altroconsumo ha messo in evidenza le impennate dei prezzi negli Autogrill.
Scoperto l’acqua calda, diranno i nostri lettori più cinici, e a buona ragione: come già vi raccontammo quando prendemmo in esame i rincari alla colazione, però, è doveroso sottolineare che trovarsi faccia a faccia con i connotati spietati e insindacabili del numero è diverso dalla vaga sensazione di avere il portafoglio più magro di un tempo.
Quali sono i prodotti che hanno raggiunto i prezzi più alti?
Bando alle ciance, dunque, e largo ai numeri: l’indagine ha preso in esame ventidue diverse aree di servizio disseminate lungo le principali direttrici autostradali, dall’area metropolitana di Milano a quella di Napoli, passando per Roma e Venezia. Il primo sul banco degli imputati è il protagonista di ogni pasto in viaggio che si rispetti: il panino.
Dati alla mano, il prezzo medio di un panino si aggira intorno ai 7 euro con alcuni picchi che possono arrivare fino a 8 euro, che svettano di un aumento del 70% rispetto alla media di 4 euro e 20 dei bari tradizionali. Segue poi la colazione: un cappuccino circa 1,84 euro, mentre per una brioche si spendono in media 1,72 euro. Prezzi leggermente più alti della media nazionale rapportata ai bar – rispettivamente 1,64 e 1,57 euro -, ma capirete che quando si tratta di prodotti che costano poco più di un euro ogni decina di centesimi pesa come un macigno. E il caffè, invece?
In questo caso il prezzo medio di 1,35 euro rappresenta un incremento del 14% rispetto ai 1,17 euro mediamente spesi nei bar. Non c’è problema, diranno i nostri Bear Grylls da villeggiatura: porto tutto da casa e rinuncio al caffè. Ma anche a voi capiterà di finire l’acqua, no?
Ecco, in tal caso vi farà piacere apprendere che il prezzo medio dell’acqua minerale si attesta intorno a 3,16 euro al litro – un numero enormemente superiore rispetto ai circa 35 centesimi al litro di una bottiglia da mezzo litro che si trova nei supermercati. E per chi invece vuole solo concedersi un gelato, qualche patatina, un po’ di cioccolato per festeggiare le ferie?
Mai il dolce è stato così amaro. I gelati confezionati si muovono su di un costo medio di circa 3 euro a confezione, con prezzo al chilo che oscilla tra i 38 e i 50 euro (nei supermercati la cassa segna 17 euro al chilo, invece); i pacchetti di patatine da 45 g costano in media 2,50 euro, che corrisponde a 55,56 euro al chilo; e il cioccolato viaggia su di un prezzo medio di di circa 34,61 euro al chilo, significativamente superiore rispetto ai 19 euro al chilo di quello che si acquista nei supermercati. Morale della favola? Pranzo al sacco, come dicevamo. O state a casa, ecco.