Le banane sono a un passo dall’estinzione, che ci crediate o no

Un'epidemia di una malattia fungina potrebbe spingere le banane fino all'estinzione: la scienza si sta attivando per salvarle.

Le banane sono a un passo dall’estinzione, che ci crediate o no

Ve la facciamo facile – siamo a un passo da un remake di The Last of Us dove al posto degli esseri umani le vittime sono le banane, ecco. Secondo la comunità scientifica, infatti, la varietà di banana più popolare in assoluto – la Cavendish, onnipresente sugli scaffali dei supermercati e costituente della metà della mole complessiva dei consumi umani – è a rischio estinzione a causa di un’epidemia fungina.

Quel che è peggio, “Al momento nessuno è nemmeno vicino a risolvere il problema”, ha spiegato Dan Koeppel, autore del libro “Banana: il destino del frutto che ha cambiato il mondo”. La Fusarium wilt, anche conosciuta come Panama disease tropical race 4 (che potremmo grossolanamente tradurre in “Malattia tropicale 4 di Panama”), è di fatto una malattia fungina che prende origine nelle radici dell’albero e metastatizza nel corpo della pianta, andando a privarla di cibo e di acqua fino alla sua eventuale morte.

Banane a rischio estinzione: il parere della scienza

banane

Silenziosa ma letale, la malattia in questione è ormai ampiamente diffusa in Australia, India, Cina, Medio Oriente e Africa – vale a dire i principali produttori di banane al mondo -, e i rapporti più recenti hanno segnalato la sua presenza anche in America del Sud. “Una volta che fa il suo ingresso in un Paese diventa molto difficile liberarsene” ha spiegato Dan Bebber, docente di bioscienze all’Università di Exeter.

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Insomma, se l’epidemia dovesse continuare a diffondersi potrebbe mutilare pesantemente la produzione mondiale di banane, innescando aumenti dei prezzi e carenze nelle scorte. La speranza, in altre parole, è che una singola banana non arrivi a costare 120 mila dollari, come quelle appese al muro dell’artista Maurizio Cattelan.

È per di più bene notare che l’intera vicenda, per quanto preoccupante, è circondata da uno strato di ironia: la varietà Cavandish, infatti, è stata scelta per l’allevamento su larga scala anche e soprattutto per la sua resistenza alle malattie. Basti pensare che, agli inizi del XX secolo, una seconda varietà di banane – la Gros Michel – fu di fatto spazzata via dall’imperversare di un’altra malattia fungina, e che la Cavendish venne scelta per sostituirla grazie alla sua immunità al morbo.

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Il parere degli scienziati, in ogni caso, è che salvare le banane dall’estinzione sia (ancora) possibile. “Abbiamo almeno un decennio prima che l’impatto sia drastico”, ha dichiarato James Dale, professore e leader del programma di biotecnologia delle banane presso la Queensland University of Technology. “Direi con certezza che ci sarà una soluzione prima che il mercato di esportazione di Cavendish venga gravemente colpito”.

Tra le opzioni più accreditate c’è la modifica genetica e l’esposizione delle piantine alla malattia in modo da spingerle a sviluppare una sorta di resistenza naturale; ma secondo alcuni scienziati sarebbe più opportuno diversificare il più possibile la produzione di banane in modo da evitare eventuali “passaggi di testimone” come nel caso della Gros Michel alla Cavendish.