L’emergenza Coronavirus sta mettendo in difficoltà il settore del latte nella regione Lazio. La gente si orienta su prodotti a lunga conservazione e la chiusura di bar e ristoranti ha fatto crollare notevolmente la domanda. A tal proposito, Coldiretti Lazio ha inviato una nota al presidente, Nicola Zingaretti, per chiedere lo stato di crisi provocato dalle chiusure dovute al Covid-19.
“I consumi di tutto il canale horeca sono crollati – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – sia per il latte fresco che per i formaggi. La filiera ha cercato di sostenere la produzione e il prezzo, ma continua il prosieguo delle chiusure e non si vede alcuna prospettiva a breve”.
“Gli allevatori – prosegue – in questa fase hanno subito, tra le tante cose, anche un aumento di oltre il 30% del costo dei mangimi per il bestiame. Il bando del ministero verso gli indigenti destinato al ritiro del latte UHT, inoltre, privilegia le aziende del nord Italia, quindi i trasformatori del Lazio non riescono ad usufruirne”. A tutto ciò si aggiunge anche il problema dell’importazione. “Sta entrando in Italia latte spot dall’estero a prezzi bassissimi – continua Granieri – in forte competizione sul latte italiano. Alcuni trasformatori, poi, stanno già applicando una riduzione consistente del prezzo agli allevatori, ma saranno tutti quanti pronti a un consistente livellamento verso il basso”.
La richiesta di Coldiretti è quella di offrire opportunità al settore. Il confezionamento del latte deve avvenire in stabilimenti a breve distanza e in poco tempo deve raggiungere gli scaffali dei negozi, dei bar e delle gelaterie, perché conservi le sue migliori caratteristiche. “Stiamo trattando una filiera che non può essere interrotta o attivata alla necessità – conclude – la delicatezza della produzione del latte fresco, passa da una buona gestione di capi di bestiame che ogni giorno producono e che devono essere allevati con tutti i crismi del benessere animale, regolamento importantissimo”.
Da parte sua, invece, la Regione ha deciso di destinare “fondi speciali” alle industrie lattiero-casearie e ai caseifici che garantiscono il ritiro di latte italiano. Tra le misure annunciate dall’assessore all’Agricoltura, è stata annunciata anche l’intenzione di indennizzare le spese di stoccaggio per il congelamento del latte.