Lavazza Group ha da poco pubblicato ufficialmente i suoi bilanci. E parla di un 2021 da record, con una crescita del fatturato del +10% che ha portato il valore a 2.308 miliardi di euro.
E tutto questo nonostante l’aumento dei prezzi del caffè (+80% per Arabica e Robusta) e l’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime. Bisogna poi, considerare, che al momento anche Lavazza ha sospeso le sue attività in Russia, così come è stata costretta a bloccare temporaneamente la distribuzione in Ucraina.
Tornando a parlare del fatturato, per la prima volta in assoluto il Gruppo ha superato la quota dei 2,3 miliardi di euro. I ricavi del 2021 si sono attestati su un +11% rispetto al 2020, con posizione finanziaria netta di 283 milioni di euro e generazione di cassa operativa di 203 milioni (nel 2020 si era fermi a 125 milioni).
L’Ebitda è arrivato a 312 milioni di euro, segnando un +23,3% rispetto ai 253 milioni del 2020, mentre l’Ebit è a 163 milioni di euro, segnando un +50,9% rispetto ai 108 milioni del 2020. L’utile netto, invece, è stato di 105 milioni di euro, con un incremento del +44%.
La crescita è stata possibile grazie al recupero del fatturato nel canale fuoricasa (bloccato in precedenza dalla pandemia) e da aumenti costanti nel settore Home cn un +6,3% rispetto al 2020 e un +23,8% rispetto al 2019.
Andando a vedere i singoli mercati, la crescita è stata:
- America: +21%
- Germania: +14%
- Francia: +10%
- Italia: +6%
Particolarmente attivo il segmento beans (grani) che è cresciuto del doppio rispetto al resto del mercato (Lavazza +16,9%, resto del mercato +8,5%). Per quanto riguarda il settore dei single serve, quello delle macchine e delle capsule per intenderci, ecco che l’azienda continua nel suo programma di diffusione delle capsule in alluminio a zero impatto CO2.
All’estero, poi, si sta rafforzando la presenza in Cina grazie alla joint-venture cn Yum China.