Lavazza mira a un’espansione in quel d’Oltralpe: nel mirino dell’azienda torinese è finita MaxiCoffee, società francese attiva nel settore del caffè che attualmente offre circa ottomila prodotti tra più di 350 marchi differenti di caffè, accompagnati da una ampia gamma di macchine da caffè espresso, caffettiere, macinacaffè e vari accessori naturalmente inerenti al mondo della torrefazione. Al di là dell’attivissima piattaforma e-commerce, l’azienda in questione vanta per di più una fitta rete di sessanta store distribuiti sul territorio della Francia. Si tratta dunque di un obiettivo importante, che di fatto andrebbe a incastonarsi perfettamente nel più ampio disegno di sviluppo annunciato da Lavazza in occasione della pubblicazione dei suoi bilanci.
Lavazza e MaxiCoffee: un colpo internazionale per l’azienda torinese
“Per nessuna ragione ridurremo i piani di sviluppo” aveva commentato a tal proposito Giuseppe Lavazza. “Puntiamo al rafforzamento della presenza internazionale”. E a proposito dei sopracitati bilanci: l’azienda piemontese ha di fatto chiuso l’esercizio 2021 mettendo a segno una performance da record, con una crescita del fatturato che si attesta sul +10% su base annua e un valore economico complessivo riportato sui 2.308 miliardi di euro (e tutto questo, occorre sottolinearlo, nonostante l’aumento dei prezzi del caffè, l’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime e l’inflazione che ha inevitabilmente intaccato i consumi).
In altre parole – le munizioni per mettere a segno il colpo MaxiCoffee non mancano, e il fatto che come accennato l’acquisto vada ad allinearsi con il business plan è una coincidenza che non può essere ignorata. Stando a quanto lasciato trapelare una volta completata in maniera formale l’acquisizione Lavazza diventerà di fatto azionista di maggioranza, mentre Christophe Brancato – fondatore e detentore del capitale della società francese – reinvestirà nel capitale di MaxiCoffee con una quota di partecipazione minoritaria, mantenendone a tutti gli effetti la carica di presidente.
“L’acquisizione di MaxiCoffee ci consentirà di consolidare il nostro posizionamento in Francia, da sempre un mercato chiave per il gruppo, e di rafforzare la nostra presenza nell’e-commerce accrescendo il presidio nel mercato B2C/consumer” ha commentato Antonio Baravalle, ceo di Lavazza, sottolineando come l’operazione vada di fatto a inserirsi perfettamente nella strategia di sviluppo internazionale dell’azienda torinese. “La nostra strategia prevede di supportare l’ulteriore sviluppo di MaxiCoffee, che manterrà il suo profilo di piattaforma e-commerce multibrand e resterà indipendente. Il nostro ingresso non andrà a modificare in alcun modo il suo modello di business di successo, al contrario ne favorirà la crescita grazie all’attivazione dei nostri piani di sviluppo internazionale”.