Torna a far parlare di sé l’auto del principe Carlo, la particolarissima Aston Martin alimentata a vino bianco e formaggio. A rivelare questo prodigio della tecnologia è lo stesso erede al trono del Regno Unito, in un’intervista rilasciata alla BBC a una manciata di giorni dall’apertura del vertice sul clima di Glasgow.
Come vi avevamo già spiegato qualche tempo fa, infatti, l’autovettura in questione è stata modificata per funzionare con una miscela di carburante composta dall’85% di bioetanolo e dal 15% di benzina senza piombo. Se non nutriamo il dubbio sul fatto che Carlo avesse le migliori intenzioni, tanto che nella stessa intervista ha aggiunto di non mangiare carne e pesce per due volte alla settimana, la sua stravagante soluzione non è gradita a tutti.
Al di là delle classiche (e tendenzialmente inoffensive) battutine di scherno tipiche dell’internet, la critica più dura arriva da Greg Archer, direttore del gruppo europeo per la campagna di trasporto pulito T&E. “La pittoresca soluzione del principe non dovrebbe essere scambiata per una soluzione seria”, ha spiegato Archer. “Su larga scala i biocarburanti fanno più male che bene, determinando la deforestazione e il cambiamento nell’uso del suolo che peggiora la crisi climatica.”