Il settore degli allevamenti di bovini da latte è stato tra quelli ad accusare maggiormente l’incremento dei costi di produzione innescati dai rincari alle materie prime e alle bollette di luce e gas: stando all’indice Ismea dei prezzi, infatti, il latte ha registrato un aumento di prezzo del 7,4% su base annua, con un picco a doppia cifra relativo al mese di dicemnre (+13%).
Come accennato i costi energetici sono indubbiamente i colpevoli, almeno parzialmente, ma non si possono ignorare nemmeno i rincari ai prezzi dei foraggi (+22%) o dei mangimi semplici (+17%) e composti (+15%), chiaramente fondamentali per l’alimentazione degli animali. I prezzi corrisposti agli allevatori, invece, aumentano appena del 2,9%: un sintomo preoccupante che evidenzia un inevitabile peggioramento della regione di scambio e, di conseguenza, della redditività del settore.
La razione alimentare si conferma dunque come voce più onerosa sul bilancio aziendale, che viene a malapena portato in equilibrio con i guadagni della stalla. Facendo riferimento a una delle tipologie aziendali più rappresentative dell’allevamento e considerando l’incidenza di componenti come gli interessi sul capitale impiegato e gli ammortamenti, Ismea ha infine potuto stimare che il costo medio di produzione del latte si aggira intorno ai 46 centesimi al litro.