Novità per il latte fresco in Cina. L’associazione del Dragone a tutela dell’allevamento del bestiame da latte (composta da aziende come Bright Dairy, Sanyuan e Wondersunha
e istituti di ricerca) ha infatti pubblicato una nuova normativa sul latte fresco che si prefissa di dare maggior importanza alla qualità del prodotto.
Come riporta Ansa, lo scienziato specializzato nell’allevamento di latteria Li Shengli presentando la normativa – già entrata in vigore da pochi giorni (il 24 novembre) – durante un congresso, ha spiegato che questa pone maggiori paletti rispetto al passato con requisiti più severi per gli indicatori chiave del latte fresco.
Secondo la nuova normativa devono cambiare i contenuti: le lattoproteine nei prodotti lattiero-caseari freschi dovrebbe raggiungere il 3% di grammi, in crescita di 0,2% rispetto allo standard nazionale del 2010; i grassi del latte non potranno invece essere inferiori ai 3,4 grammi ogni 100 grammi di prodotto, parametro cresciuto dello 0,3% rispetto ai livelli richiesti nel 2010. Un piccolo passo in avanti nella tutela di un prodotto che nel paese del Dragone ha registrato un enorme boom: la Cina è il quarto produttore di latte al mondo ed entro il 205o, secondo uno studio pubblicato su Global Change Biology, il paese avrà bisogno del triplo di latte rispetto al 2010.