Un gruppo di ricerca dell’Università di Bari, condotto dai docenti Tommaso Cataldi e Cosima Damiana Calvano, ha sviluppato un metodo di analisi che permette di rilevare gli allergeni del latte nella carne o prodotti simili, come wurstel, paté e burger. Lo studio è anche stato pubblicato sulla rivista scientifica Food Control, in quanto “notevolmente utile alla tutela della salute del consumatore”.
Il metodo messo a punto dei ricercatori dell’Università di Bari consiste nell’impiego di una tecnica di spettrometria di massa ultrasensibile e riproducibile che permette di individuare la presenza di proteine del latte in lotti commerciali di prodotti a base di carne, nonostante queste non fossero indicate in etichetta. I ricercatori hanno spiegato che “gli allergeni nascosti nei cibi derivanti o da contaminazioni involontarie durante il processo di produzione o da proteine aggiunte intenzionalmente come stabilizzanti, leganti e riempitivi se non dichiarate, possono rappresentare un serio rischio di salute per i soggetti allergici”.