I produttori, le cooperative attive nel settore, gli industriali e i funzionari della Regione Lazio si siedono a un tavolo. No, non è una barzelletta, ma l’inizio delle trattative ufficiali per discutere del prezzo del latte nel Lazio. Gli allevatori locali hanno intenzione di comunicare lo stato di piena emergenza economica, con gli aumenti del metano, della luce e del gas che hanno influenzato pesantemente gli ultimi mesi.
L’inizio delle trattative sancisce la fine di un lungo periodo di trattative informali che, di fatto, non hanno portato ad alcuna soluzione. “Si è partiti da 39 centesimi a litro per il conferimento per arrivare ai 42 centesimi proposti da Centrale del Latte di Roma e Latte Sano” ha commentato a tal proposito Roberto Massacesi della Coop. Romana Latte. “Noi chiediamo 45 centesimi, anche 46 centesimi, ma siamo consapevoli delle problematiche che vive l’industria, perciò possono andare bene anche 45 centesimi. Il problema è che l’intesa non si raggiunge soprattutto con la Grande distribuzione con il risultato di non far trovare l’accordo neanche con l’industria”. Poi, evidentemente allarmato dalla notizia che le proteste dei protesti sardi si sono riaccese, ha voluto pronunciare qualche parola di rassicurazione: “Per domani comunque non sono previste forme di protesta eclatanti, ma non posso sapere come può sfociare il tutto. La volontà è di non sprecare neanche una goccia di latte, insomma non intendiamo buttare latte nelle strade, ma in caso lo regaliamo ai consumatori”.