L’aperitivo italiano cresce: è un modo per risparmiare sulla cena fuori?

L'aperitivo è sempre più popolare, e in questo periodo difficile può diventare un'occasione per risparmiare sulla cena al ristorante.

L’aperitivo italiano cresce: è un modo per risparmiare sulla cena fuori?

A volte dietro le mode e le tendenze si nasconde una più comune necessità, o ancora più banalmente il compromesso: è (anche) il caso dell’aperitivo, l’appuntamento conviviale e leggero che precede il pranzo o la cena. Numeri alla mano, secondo una recente analisi di mercato portata a termine da TradeLabe e presentata durante l’evento ’evento “Sei già dentro l’happy hour?” organizzato a Milano presso Watt da Cattel Spa e Apci (Associazione Professionale Cuochi Italiani); nel corso degli ultimi dodici mesi in Italia sono stati serviti più di 850 milioni di aperitivi.

Un appuntamento che si conferma soprattutto come serale, il punto esclamativo per chiudere una giornata di lavoro e approcciarsi con leggerezza al tempo libero: il rapporto indica che si contano 580 milioni di aperitivi pre cena e “appena” 285 milioni pre pranzo, per una spesa complessiva che supera i quattro miliardi e mezzo di euro. D’altro canto, la popolarità dell’aperitivo è un qualcosa che si può intuire anche senza doversi per forza appoggiare alla solida affidabilità dei numeri: ma da dove arriva, la forza di questa tendenza?

L’aperitivo e il gioco del risparmio

aperitivo, ristorante

Partiamo con il notare che tutti i più recenti rapporti di settore su bibite analcoliche e vino hanno un particolare punto in comune – una contrazione più o meno decisa dei consumi. La motivazione è piuttosto semplice: con l’inflazione e più generalmente il caro vita che stritola il portafoglio, gli abitanti dello Stivale sono sempre più attenti a tagliare quello che è fondamentalmente superfluo, vizio o addirittura vezzo.

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In altre parole, quando è tempo di stringere la cinghia, ci si sposta naturalmente verso l’acquisto dei beni di prima necessità escludendo, di conseguenza, prodotti che potremmo definire “di lusso”. Da qui il punto di vista che potrebbe spiegare la forte popolarità dell’aperitivo: è un modo per non rinunciare definitivamente al mangiare e al bere in compagnia fuori casa risparmiando qualcosina.

Una cena (o un pranzo, anche se più raramente) fuori in modalità mignon, diciamo; ma anche una potenziale occasione di business per chi lavora nella ristorazione. “Il messaggio forte che vogliamo dare ai ristoratori è che l’aperitivo è diventato un pasto vero e proprio, al pari di colazione, pranzo e cena” ha spiegato a tal proposito Caroline Gatti, responsabile marketing di Cattel “e vale pertanto la pena impegnarsi per renderlo qualitativamente elevato, discostandosi dagli accompagnamenti che troppo spesso lo caratterizzano come, ad esempio, olive e chips. È arrivato il momento di investire, di fare ricerca, di imparare nuove ricette e soluzioni per offrire valore e, ovviamente, trarre profitto”.