Il sindaco di Lampedusa è stato costretto a smentire la fake news sui migranti che mangiano i cani sull’isola.
La notizia era stata lanciata dal quotidiano Libero, che aveva parlato di un imprenditore agricolo che accusava “gli immigrati” di avergli mangiato quattro cani, una capre e diverse galline. In particolare, Libero pubblicava la testimonianza della signora Rosy, che negli anni – diceva il quotidiano – “ha raccolto centinaia di plaid, monnezza, cocci di bottiglie, escrementi. Ha dovuto fronteggiare un gruppo di dieci migranti ubriachi.
Ma c’è di peggio. Le sono sparite galline, capretti e quattro cagnolini. “Se li sono mangiati”, è la sua sentenza. Orripilante”. Perfino Libero, però, poneva qualche dubbio su questa idea: “è dura credere che i tunisini apprezzino il barbecue canino”. Eppure, la notizia era stata rilanciata e ripostata, e così il sindaco Totò Martello è dovuto intervenire. “Purtroppo il falso scoop inventato da Libero sui ‘migranti che a Lampedusa hanno mangiato cani’ continua a circolare alimentando il pericoloso gioco dei fomentatori d’odio e di chi fa delle crociate anti-immigrazione la propria bandiera di propaganda politica”, ha detto Totò Martello.
“Credo sia arrivato il momento per il nostro Paese di dotarsi di una seria normativa per fermare le bufale e le fake-news, con sanzioni esemplari non solo per chi le pubblica ma anche per chi contribuisce a diffonderle”, dicendo anche che a parere suo la signora intervistata da libero sarebbe in cerca di risarcimenti economici.
[Fonte: Il Fatto Quotidiano]