La multinazionale lattiero-casearia Lactalis multata per pratiche sleali rappresenta una sentenza molto importante nonché risultato di denunce accorate, soprattutto da parte del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida e Coldiretti che avevano posto l’accento l’accento anche sugli allevatori danneggiati per il prezzo del latte adottato dall’azienda.
La violazione del decreto legislativo n.198 del 2021 è stata accertata ma Lactalis farà ricorso. Lo annuncia proponendo un comunicato, in cui parla di filiera sostenibile e di finanziamenti ai propri conferenti.
Lactalis e la slealtà sul prezzo del latte
Si parla di pratiche sleali sul prezzo del latte ai danni delle aziende agricole ed è stata Coldiretti a impugnare la denuncia sulla normativa violata, la quale prevede che i prezzi pagati ad agricoltori ed allevatori non scendano sotto i costi di produzione. La sanzione è imposta alla società Italatte, controllata da Lactalis e a commentare è Ettore Prandini – presidente di Coldiretti: quella confermata dal ministro Lollobrigida “è una prima storica vittoria di una battaglia sui prezzi del latte che sarà lunga e difficile. Chiediamo il rispetto della legge contro le pratiche sleali”.
Prandini continua: “molte aziende agricole hanno timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti imposti da grandi gruppi industriali e catene distributive. Per questo Coldiretti garantisce l’anonimato alla singola impresa e offrire un maggiore potere contrattuale. Abbiamo iniziato con il latte e stiamo lavorando anche per tutte le altre filiere”. Lollobrigida specifica che sono state erogate con l’Ispettorato “100 azioni di carattere amministrativo a Lactalis, che in Italia si è approfittata della sua posizione dominante per rivedere in senso unilaterale i contratti con i nostri produttori del latte, abbassando il loro reddito“.
L’azienda si difende e annuncia ricorso
La multinazionale ha considerato infondato il danno economico confermato dalla sanzione, motivo per cui ha già annunciato il ricorso da parte di Italatte. In un comunicato, infatti, l’azienda scrive che “nel 2023 le modifiche contrattuali proposte hanno consentito agli allevatori di ricavare 40 milioni di euro, oltre il 10% in più rispetto a quanto stipulato inizialmente con un prezzo in linea con il mercato (…) La competitività del nostro settore è un elemento fondamentale per garantirne l’occupazione e la crescita futura del settore lattiero caseario, che passa necessariamente attraverso l’export a fronte di un mercato interno sostanzialmente stabile”.
Lactalis rafforza la propria autodifesa puntando su filiera sostenibile (citano infatti il rispetto degli standard di Animal Welfare e ClassyFarm), su transizione digitale delle stalle in supporto ai conferenti e di progetti di finanziamento sottoforma di investimenti in efficienza e sostenibilità. L’azienda specifica di essere “il primo acquirente della filiera del latte italiana, e la prima realtà internazionale del settore agroalimentare per numero di siti produttivi sul nostro territorio. Più dell’80% degli investimenti è destinata al miglioramento e ammodernamento dei propri siti in Italia“.