In Toscana è pioggia di stelle. Prima la serranda eloquentemente abbassata de Il Parco di Villa Grey, in Versilia; e poi la questione de Il Giglio di Lucca che, a poco meno di un mese dalla prossima premiazione della Guida Michelin, annuncia la propria decisione: restituire il macaron (a proposito: sicuri che si possa?). Ebbene, sapete che spesso e volentieri nei modi di dire si nasconde una certa pretesa di verità: non c’è due senza tre.
Trattasi di chiusura temporanea, a onore del vero, o se preferite di trasloco. A rompere la bolla del silenzio, oltre ai diretti interessati, è un articolo di Marco Gemelli per Il Forchettiere. Le mappe indicano Capolona, in provincia di Arezzo; e a vestire il ruolo del protagonista è il ristorante Terramira dei fratelli Scapecchi.
Il messaggio dei fratelli Scapecchi
Resta da vedere che dice – o meglio ancora: cosa lascia trapelare – il calendario, dunque. Il ristorante Terramira rimarrà aperto fino al primo di marzo 2025 (o almeno fino ad allora, ecco), quando andrà per l’appunto a migrare in una nuova sede. Ma dove?
Il messaggio di Filippo e Lorenzo Scapecchi, rispettivamente chef e sommelier, è stato come di consueto affidato alla vetrina dei social media. La foto a corredo ritrae i fratelli e l’insegna: tutto ciò che è necessario a dire arrivederci, di fatto.
“Dopo sei anni da quando abbiamo aperto Terramira, anni di soddisfazioni, traguardi e riconoscimenti, sentiamo che c’è bisogno di offrirvi un cambiamento, un nuovo locale che abbiamo cominciato ad immaginare da tempo” si legge nella didascalia. “Vogliamo porci nuovi obiettivi continuando, però, a divertirci e divertirvi facendo il nostro lavoro”. Quali sono le previsioni per il futuro, dunque?
“Per noi è arrivato il momento giusto per un nuovo progetto sul quale non tarderemo a informarvi”. C’è comprensibilmente riserbo, dunque. “Nel frattempo continueremo ad accogliervi a Terramira con piacere e gratitudine fino al 1 marzo 2025, circondati da quelle attenzioni che meritate per l’apprezzamento che ci avete sempre dimostrato”.