Che il legame che passa tra Maradona e la città di Napoli passi anche e soprattutto attraverso la cultura del cibo (o del bere, per essere ancora più democratici) non è certo un mistero. C’è ad esempio un bar che serve l’azzurrissimo D10s, cocktail dedicato al campione argentino; e c’è anche chi ha inventato la pizza dedicata alla Mano de Dios, il celebre quanto controverso goal del nostro protagonista a Messico ’86. Ecco, ora anche la tequila: con tanto di edizione speciale. Con il piede sbagliato.
La Tequila Maradona – questo il nome ufficiale: eloquentissimo – viene prodotto da Guanajuato, in Messico; e ha fatto il suo debutto ufficiale nel nostro caro e vecchio Stivale appena nella giornata di ieri, mercoledì 4 settembre. L’epicentro esclusivo del lancio, l’avrete intuito, è naturalmente Napoli. Ma i napoletani la prenderanno bene?
La “Scarpa d’Oro”, ma letteralmente
L’idea, è chiaro, era quella di omaggiare lo status dell’argentino appoggiandosi – e scusateci se pecchiamo un poco di cinismo – sulla sua aura leggendaria come veicolo promozionale. Il design è semplice(mente), ma sopra le righe: una singola scarpa completamente dorata. Peccato che, a giudicare dalle foto, si tratti della destra. Ma caspita!
Maradona, e lo sottolineiamo giusto per chi fosse seduto in fondo, era notoriamente mancino: il piede destro lo usava giusto per scendere le scale. Insomma, vien da pensare che nel dedicare una tequila (dal prezzo non esattamente abbordabile) alla sua figura ci sia almeno attenzione nel rispettare uno dei suoi tratti più distintivi. A proposito: ma il prezzo?
L’etichetta indica 151,50 dollari, grossomodo equivalenti a poco meno di 140 euro. È chiaro: individuare Napoli come unico terminale di approdo per un lancio esclusivo di un prodotto del genere è una scelta oculata e comprensibile. Il fatto di non avere azzeccato il piede giusto, però, ci lascia davvero perplessi. Alla prossima un vermouth dedicato al Grande Torino, però venduto in un packaging bianconero?