È iniziata ufficialmente la raccolta delle mele. Quest’anno si stima una produzione di circa 2,1 milioni di tonnellate, non certo un record, ma considerato il clima impazzito con caldo record, freddo fuori stagione, gelate, grandinate, alluvioni e siccità, effettivamente poteva andare peggio. A fornire i dati è un’analisi di Coldiretti realizzata con dati Prognosfruit.
Come andrà la raccolta delle mele quest’anno?
Secondo i dati, il raccolto più o meno dovrebbe essere in linea con quello dell’anno scorso. E questo sin da subito, con la raccolta delle mele più precoci, come le Gala. Tuttavia è innegabile che, se il clima non fosse stato quello che è, la produzione avrebbe potuto essere migliore in termini di quantità.
Coldiretti ha sottolineato che l’andamento del raccolto è variabile, molto dipende dalle zone. Per esempio, in Alto Adige, dove vengono raccolte circa la metà delle mele italiane, si stima un +7% per il raccolto, con un +4% poi in Trentino. Da altre parti, però, la situazione è in netto calo. A partire dal crollo dei raccolti in Veneto che segnano un -25%: grandine e gelate primaverile hanno letteralmente distrutto i raccolti.
Calo anche in Emilia Romagna, a causa dell’alluvione: qui siamo a un -9%, mentre la Lombardia segna un -4%.
Con i livelli di produzione attuali, l’Italia è al secondo posto fra i paesi produttori di mele nell’Unione Europea. La Polonia rimane in testa con i suoi 4 milioni di tonnellate, anche se pure qui è segnalata una flessione del -11%. In totale l’Europa dovrebbe produrre 11,4 milioni di tonnellate di mele, con un calo del 3% rispetto al 2022.
Al terzo posto abbiamo poi la Francia, con 1,5 milioni di tonnellate e un +8% rispetto al 2022. Coldiretti ha poi parlato delle diverse varietà di mele presenti in Italia. Di queste, sei sono a denominazione di origine:
- Mela Val di Non Dop
- Mela Alto Adige Igp
- Mela del Trentino Igp
- Melannurca Campana Igp
- Mela Valtellina Igp
- Mela Rossa Cuneo Igp
Per quanto riguarda l’andamento delle diverse varietà, performance in crescita si segnalano per l’Imperatore con un +57%, pe la Golden Delicious con un +14% e per le Gala con un +(%. In calo, invece, le Granny Smith con un -44%, le Renette con un -39% e le Red Delicious con un -27%.
Calo anche per le mele bio, che segnano un -7%. Coldiretti ha poi sottolineato come il patrimonio nazionale vada protetto anche dalla minaccia della cimice asiatica (finalmente qualcuno che parla di nuovo delle cimici asiatiche, adesso sono tutti preoccupati con il granchio blu!), capace di rovinare i frutti rendendoli non mangiabili e riducendo drasticamente i raccolti.