Il matrimonio in arrivo è di quelli che sicuramente avrebbero già trovato spazio nelle news di gossip e costume: la principessa di Norvegia Märtha Louise convola a nozze col suo compagno Durek Verrett, controverso uomo d’affari e “sciamano”, in una cerimonia che non avrebbe avuto comunque l’ufficialità del royal wedding, visto che la nobile norvegese ha rinunciato, due anni fa, ai suoi obblighi reali. A poco più di un mese dall’evento, la principessa deve affrontare un altro guaio: avrebbe indebitamente usato il suo titolo su delle bottiglie di gin prodotte per il matrimonio, e per questo sono partite le indagini.
La rinuncia al titolo
Anche se la principessa Märtha Louise ha rinunciato ai suoi obblighi reali, il re di Norvegia Harald V aveva comunque deciso che avrebbe mantenuto il titolo, ma la figlia si impegnò a mantenere una distinzione netta tra le sue attività commerciali e il suo status di appartenente alla famiglia reale. La cosa però non sembra riuscirle benissimo, causando molte polemiche e sfottò tra i suoi sudditi, che la accusano di sfruttare il titolo di principessa ad ogni occasione. Ed è proprio questo titolo ad essere stato usato sull’etichetta del gin incriminato.
“Lampone, mirtillo e ribes nero”
“Abbiamo creato questo gin per il matrimonio della principessa Märtha Louise e Durek Verrett a Geiranger nell’agosto 2024”, così recitano le etichette di questo gin, aromatizzato con lampone, mirtillo e ribes nero, prodotto dalla distilleria Oslo Håndverksdestilleri, col termine “principessa” inequivocabilmente presente. Se una portavoce della sposa si è subito affrettata a definire la cosa “un errore”, i produttori dichiarano invece, in una lettera mandata al ministero della sanità norvegese, che la coppia era “coinvolta nel design e nei testi della bottiglia”, e che era un’idea della principessa quella di mettere in vendita il gin dopo la cerimonia attraverso il Vinmonopolet, il monopolio norvegese per la distribuzione di alcolici. Le autorità rimandano qualsiasi commento alla conclusione del processo, che dovrebbe arrivare tra agosto e settembre.