La “pizzeria degli orrori” di Coldiretti è il sintomo di quanto riusciamo a essere intolleranti

Il Villaggio Coldiretti di Natale inaugura un nuovo format, la "pizzeria degli orrori", dove denunceranno i condimenti più strani messi sulla pizza. Ma da quando la pizza deve essere solo margherita?

La “pizzeria degli orrori” di Coldiretti è il sintomo di quanto riusciamo a essere intolleranti

Ok il rispetto delle tradizioni e affini, ma quando si esagera, ecco che è un attimo oltrepassare il sottile confine dell’intolleranza e della chiusura più totale. Il nuovo format lanciato da Coldiretti in occasione del nuovo Villaggio di Natale Coldiretti sembra proprio rientrare in tale ambito. Coldiretti infatti ha proposto la “Pizzeria degli orrori” dove denuncerà, scandalizzata, gli ingredienti più strani messi sulla pizza.

Solo per capire: in pratica Coldiretti ci sta dicendo che tutto quello che non è pizza margherita o pizza marinara non va bene?

La pizzeria degli orrori di Coldiretti è quel genere di intolleranza che bisognerebbe evitare

pizza surgelata

 

Il Villaggio Coldiretti di Natale sarà aperto da oggi fino al 9 dicembre. La location è quella di piazza Municipio, a Napoli. Qui troveranno spazio aziende agricole con annessi prodotti, specialità Made in Italy e fattorie didattiche, il tutto circondati da trattori, asini e cavalli. Inoltre verrà anche presentato il report Coldireti-Ipsos dal titolo “La pizza italiana vince la sfida dei prezzi”, dove si parlerà dei consumi delle famiglie, della spesa per la pizza e delle preferenze.

E fin qui ci sta. Il problema nasce quando salta fuori che in un angolo ci sarà anche la Pizzeria degli Orrori, dove Coldiretti denuncerà gli ingredienti e le pizze che ritiene “strane e assurde”. In uno strenuo tentativo di difesa della pizza Made in Italy a tutti i costi (difesa poi da cosa? Se qualcuno nel mondo aggiunge dell’ananas alla pizza, non è che per questo la pizza margherita scompare), ecco che Coldiretti ha deciso letteralmente di denunciare gli ingredienti più bizzarri visti sulle pizze.

Dal report emerge che il 14% degli italiani che ha mangiato la pizza all’estero è rimasto molto deluso (maddai? È come pretendere di venire qui in Italia e in una tipica trattoria sperare di trovare degli ottimi gamberi Thai!), il 22% è stato scontento e il 26% non si è fidato di mangiarla. Beh, se vi può consolare, nella mia piccolissima casistica personale, la pizza più terribile che abbia mai mangiato non è stato all’estero, bensì a Napoli. Come la mettiamo?

Comunque sia, il 6% ha dichiarato di essere stato entusiasta della pizza all’estero e al 20% è piaciuta abbastanza. Ma cos’è che ha deluso gli italiani all’estero che cercano la pizza da mangiare? Ecco cosa:

  • impasto: 52%
  • sapore: 48%
  • ingredienti: 36%
  • combinazione degli ingredienti: 34%
  • cottura: 30%
  • costo elevato: 25%
  • preparazione: 24%
  • scarsa digeribilità: 23%
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Questo è quanto emerso dal report. Tuttavia nella Pizzeria degli Orrori sono saltati fuori ingredienti come:

Ok, effettivamente ingredienti un po’ strani, ma locali, diciamo. D’altra parte, se mi trovo in Australia, non mi aspetto di trovare il prosciutto crudo di Parma, ma il canguro sì. Ma fra queste pizze saltano fuori anche delle piccole incongruenze. Se la pizza al serpente asiatica non convince Coldiretti, ecco che in Australia anche la pizza con canguro, coccodrillo o struzzo fanno strabuzzare gli occhi a Coldiretti.

Coldiretti denuncia poi la pizza statunitense con il Parmesan e il pollo, mentre non perdona la pizza hawaiana con l’ananas o quella con i maccheroni al formaggio. E se in Sud Africa va molto la pizza con carne di zebra o banane, ecco che Coldiretti critica anche la pizza svedese con tacchino e miele, frutta, cioccolato, polpette o insalata di cavolo cappuccio, la pizza olandese con il kebab o la pizza con baccalà e uova sode del Portogallo.

E qui parte un notevole cortocircuito: spiegateci perché la pizza con uova sode del Portogallo non va bene, mentre l’italianissima pizza Rossini di Pesaro con le uova sode è ok? Cosa cambia? Sempre uova sode sono o no?

Perché a questo punto, se diamo retta a Coldiretti, le uniche pizze accettabili sono la margherita e la marinara. Ma come la mettiamo a questo punto con le pizze gourmet degli chef italiani? Perché se una pizzeria gourmet italiana propone la pizza al tataki di tonno tutti a gridare al miracolo, ma se il Portogallo ci mette il baccalà non va bene? E perché la pizza col Patanegra o le acciughe del Cantabrico vanno bene, mentre altre tipologie di carne estera no?