Vien da sé che non si tratta del Vesuvio. O dell’Etna. O di qualsiasi altro vulcano italiano, a dire il vero. Per mangiare la pizza più pericolosa al mondo (titolo conferito dal pizzaiolo che la prepara: ma chi siamo noi per giudicare?) tocca andare in Guatemala, e più precisamente tra le colate di lava del vulcano Pacaya.
Nervosi? L’ultima eruzione lavica risale al maggio del 2021. È qui, però, che Mario David García ha trovato l’intuizione: utilizzare la lava come un utensile da cucina, per così dire. “Mai avrei pensato che un vulcano sarebbe stato il punto di partenza del mio successo culinario”, ha dichiarato al Times. Che dire: la fortuna sorride agli audaci.
Ma come viene preparata la pizza più pericolosa al mondo?
Niente fornelli a legna, dicevamo: qui per far cuocere le tonde si usa roccia vulcanica e lava. Per lavorare, naturalmente, il nostro protagonista indossa un paio di guanti spessi e resistenti al calore e degli occhiali protettivi. Bene il titolo di “più pericolosa al mondo”, ma la sicurezza prima di tutto.
L’attività di García, di fatto, si svolge sulla cima del Pacaya ed è operativa da cinque anni. La vista è senz’altro mozzafiato, ma di certo lavorare su di un vulcano attivo porta anche a qualche incidente di percorso. “Una volta si è messo a rilasciare delle nubi di zolfo”, ha raccontato. “Quando siamo scesi ci sanguinava il naso, e abbiamo dovuto tenere chiuso per quindici giorni”.
Rischi del mestiere, insomma. Gli affari, però, sembrano andare bene: la sua “pizzeria” è passata da una originale apertura di due giorni a settimana a cinque, e ora accoglie bambini, gruppi di team building aziendali e persino feste di matrimonio. Ma sarà sicuro?
Il nostro protagonista promette che tutto è sotto controllo: “Il vulcano Pacaya è amichevole” ha spiegato, “e in una certa misura si lascia accarezzare e ammirare”. García, naturalmente, tiene sotto stretta osservazione i bollettini dell’istituto ufficiale di meteorologia del Guatemala. “Siamo sempre molto attenti all’attività del vulcano, anche se a volte ci possono essere cambiamenti improvvisi. È madre natura”. Mal che vada avrete lo stomaco pieno, suvvia.