Il fascino genuino della conduzione familiare, con tutto il suo bagaglio emotivo di intimità, implicita (ma neanche troppo) promessa di abbondanza e screzi più o meno coloriti (che diciamoci la verità, senza di questi ultimi che razza di famiglia sarebbe?) è una caratteristica che va premiata, secondo la provincia di Monza e Brianza. Proprio qui, d’altro canto, si trova la trattoria a conduzione familiare ininterrotta più antica della Lombardia, con un passaggio del testimone che si protrae ormai da centocinquant’anni.
Di discendente in discendente, dunque – un caso di estrema perseveranza e dedizione, che d’altro canto gestire un ristorante (figuriamoci per un secolo e mezzo, e con i familiari per giunta!) è un mestiere tutt’altro che semplice. È il caso della Trattoria Campagna di Concorezzo, fondata nell’ormai lontano 1873 Gerolamo Brambilla e che a oggi ancora continua a deliziare i suoi clienti.
L’onorificenza della provincia alla Trattoria Campagna
Un poco di contesto – il “premio” a cui abbiamo accennato in apertura di articolo è di fatto il Premio “Beato Talamoni”, la massima benemerenza provinciale istituita in occasione dell’anniversario del Santo Patrono della Brianza, Luigi Talamoni; conferito nel pomeriggio di martedì 3 ottobre a cinque eccellenze del territorio che hanno saputo distinguersi nel mondo del sociale, dell’impresa, della cultura, dell’arte, dello sport o in altri settori.
Ecco, a essere sinceri bisognerebbe ammettere che la Trattoria Campagna ha fatto più che semplicemente “distinguersi”: si tratta, d’altronde, di un ristorante che ha saputo sopravvivere alle guerre, alla numerose crisi economiche e sociali, e in termini ancora più recenti persino ai rigori legati alla pandemia da Covid. In altre parole, quello di “trattoria a conduzione familiare ininterrotta più antica della Lombardia” è un record tanto invidiabile quanto notevole.
“Dal 1873, la famiglia Brambilla ha fatto del ‘servizio’ la propria ragione di vita” si legge nel comunicato stampa che ha seguito la consegna del Premio “Beato Talamoni”. “Tramandando l’autenticità della cultura culinaria brianzola e diffondendo la tradizione gastronomica della provincia tramite un’idea imprenditoriale radicata al territorio. Dopo 150 anni, l’accoglienza instancabile della famiglia Brambilla, il clima familiare della Trattoria e i suoi profumi del “come una volta” sono ancora pronti ad accogliere il visitatore, segno di una realtà forte e che ben incarna i valori della nostra Brianza”.
Ma bando alle ciance – che si mangia, dunque, alla Trattoria Campagna? Come accennato nelle righe precedenti, l’offerta è dominata (nonché fortemente fedele) all’impronta tradizionale e locale: arrosti, cassoeula, brasato, bollito, osso buco, trippa e salame cotto.