L’annuncio, come di consueto di questi tempi, è apparso sulla vetrina dei social media – La Pecora Negra di Mauro Colagreco ha aperto un nuovo capitolo, sempre in Francia, in quel di Lione. Si tratta complessivamente della terza apertura per il brand di pizzerie, una chiara diversificazione in chiave pop del business di casa Colagreco, dopo quella di Strasburgo e di Mentone, che già naturalmente ospita il suo tre stelle Michelin (nonché numero uno al mondo, secondo The World’s 50 Best Restaurant 2019) Mirazur.
Squadra che vince non si cambia, è chiaro: anche questa declinazione della Pecora Negra, stando a quanto riportato dai colleghi d’Oltralpe, imposterà la propria offerta gastronomica attorno a una carta dove la principale protagonista è la tonda di matrice napoletana e preparata secondo la più famosa tradizione italiana, ma comunque arricchita con una selezione di prodotti locali e regionali.
Mauro Colagreco apre a Lione: tutti i dettagli
Si tratta fondamentalmente del primo taglio del nastro di quest’anno per chef Mauro Colagreco, che a onore del vero aveva chiuso il 2023 con una tripletta dall’altra parte della Manica, nel pieno cuore di Londra; e l’annuncio di una avventura nel Paese del Sol Levante, a Tokyo – anche se, chiaramente, quella di Pecora Negra rimane, per dimensioni e per scopo, una declinazione tematicamente diversa.
Attenzione, però – non fraintendeteci: a più riprese chef Colagreco ha sottolineato quanto il progetto “Pecora Negra” gli stia a cuore. Lanciato nell’ormai lontano 2020 proprio in quel di Mentone, come anticipato in apertura di articolo, il brand di pizzeria è nato con l’intenzione di incorporare in un solo risultato le sue origini italiane e la spiccata responsabilità ambientale che, non a caso, lo ha portato a coprire il ruolo di Ambasciatore Unesco per la biodiversità nel novembre del 2022.
Allo stesso tempo, come abbiamo brevemente accennato nelle righe precedenti, potremmo intendere Pecora Negra come uno “spin off”, un capitolo in chiave differente, dal mondo del fine dining che evidentemente chef Colagreco conosce abbastanza bene da averne inteso le vette più alte ma anche le difficoltà, anche e soprattutto quelle di natura prettamente economica.
L’entusiasmo, nel frattempo, non manca. “Qui si scrive la storia della gastronomia francese e mondiale e ho un immenso rispetto per la scena culinaria lionese” ha spiegato Mauro Colagreco in una breve intervista rilasciata ai colleghi di Le Figaro. Aprire qualcosa a Lione è sempre una pressione in più perché è una città molto dinamica a livello di cucina; e questo progetto mi stimola molto di più che aprire un ristorante di un certo livello gastronomico in una città che ha già un’offerta e tradizioni culinarie molto forti”.