La nuova “bevanda sportiva ufficiale” della Juventus è l’energy drink di Logan Paul

La Juventus ha annunciato una partnership con Prime, l'energy drink di Logan Paul e KSI. Le reazioni dei fan, però, sono piuttosto fredde.

La nuova “bevanda sportiva ufficiale” della Juventus è l’energy drink di Logan Paul

La nuova “bevanda sportiva ufficiale” della Juventus è Prime, l’energy drink lanciato nell’ormai lontano 2022 da Logan Paul e KSI, diventata negli ultimi due anni – e qui citiamo direttamente il comunicato bianconero – “sinonimo di qualità, prestazioni e nutrizione all’avanguardia”. Ma ne siamo davvero sicuri?

Non vogliamo fare certo i guastafeste, ci mancherebbe, ma più semplicemente limitarci a mettere un po’ di puntini sulle i: la partnership in questione lega infatti una delle più note squadre di calcio del Paese a un prodotto che, solamente nell’ultimo anno, è finito nel mirino della FDA per l’eccessiva quantità di caffeina (quasi il doppio rispetto a una Red Bull, tanto per intenderci) e più di recente è stato portato in tribunale dal Comitato Olimpico americano.

L’accordo tra la Juventus e Prime

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Sono apparentemente due, stando a quanto lasciato trapelare, le direttrici attraverso cui si svilupperà la collaborazione. Prima andrà infatti a supportare “i giocatori della Juventus con soluzioni di idratazione avanzate progettate per ottimizzare le loro prestazioni sia dentro che fuori dal campo”, e allo stesso tempo a creare “esperienze uniche e contenuti esclusivi” per “coinvolgere i fan di tutto il mondo”. A proposito di fan: che ne pensano, loro, di questa partnership?

Energy drink sotto accusa per gli effetti sui bambini Energy drink sotto accusa per gli effetti sui bambini

Il termometro segna reazioni ostinatamente fredde, al momento. L’annuncio social è costellato di commenti tutt’altro che soddisfatti: “Basta con queste buffonate da influencer, è ora di dare un po’ di rispetto al nostro stemma e al nostro club” ha scritto un utente. “Logan paul con la nostra maglia anche no”, ha fatto eco un secondo. “Siamo passati dal vincere la Serie A nove volte di fila a questo…” chiude più mestamente un terzo.

Il lancio di Prime è stato sì un successo anche e soprattutto grazie alla risonanza mediatica dei suoi due fondatori/testimonial, ma come accennato in apertura di articolo non è mancata una certa dose di controversie. Prima la “scaramuccia”, se così vogliamo definirla, con la Food and Drug Administration per la troppa caffeina; e poi la causa con il Comitato Olimpico a stelle e strisce (o USOPC, per gli amici) che ha coinvolto anche un terzo peso massimo – la Coca Cola.

Ve la facciamo semplice. Prime avrebbe utilizzato in maniera deliberata simboli registrati dall’USOPC, violandone i marchi. Il Comitato, a sua volta, “ha un accordo con Coca-Cola che le consente l’uso esclusivo dei marchi OLYMPIC, inclusi OLYMPIC e TEAM USA per le bevande negli Stati Uniti“: il drink di Paul e KSI, in altre parole, dovrebbe temere non solo il Comitato Olimpico, ma anche e soprattutto la multinazionale coinvolta nell’accordo commerciale.