Il primo sul ceppo del boia fu l’avocado, nel nome della sostenibilità. Poi le patatine fritte, perché “troppo rischiose a causa dei rischi di incendio legati alle friggitrici”; e il foie gras, ma – badate bene – solo per i comuni mortali, che lo sanno tutti che le anatre sono contente di farsi ingozzare se è per i Vip. La lista dei cibi vietati alle Olimpiadi, a un passo dal pronti via, continua ad allungarsi: sulla lista nera sono apparsi anche i nugget di pollo.
Si dispera Usain Bolt, che aveva notoriamente affermato di avere mangiato un migliaio di crocchette di pollo fritto in appena dieci giorni prima di vincere l’oro nei 100 e 200 metri ai Giochi di Pechino, nell’ormai lontano 2008. Il resto degli atleti presenti a Parigi 2024 dovrà accontentarsi di quanto preparato da quattro chef stellati.
Tutto, pur di lanciare l’ennesima frecciatina agli inglesi
Sarà il ristorante più grande al mondo, con oltre tremila posti a sedere (ma guai a presentarsi senza prenotazione). Charles Guilloy e Stéphane Chicheri, chef responsabili, hanno preparato un menu forte di 500 piatti declinati secondo i concetti di sicurezza, salute (mica possiamo correre i centro metri con il mal di stomaco, no?) e attenzione per l’ambiente. A fare da protagonista, l’avrete intuito, sarà anche e soprattutto la gastronomia francese.
Il che, giusto per intenderci, significa che il comitato di organizzazione ha assunto diversi chef stellati proprio con l’idea di promuovere le eccellenze locali. Numeri alla mano, si stima che sui 40 mila pasti complessivi giornalieri (!), almeno 1200 saranno preparati da chi indossa divise arricchite da uno o più macaron.
Curiosamente, a muovere l’ambizione dei cugini d’Oltralpe c’è anche una sorta di senso di rivalsa nei confronti degli inglesi. “Ora il menu è molto più sano di un tempo” ha commentato Philipp Würz, responsabile food di Parigi 2024, facendo riferimento a come, durante le Olimpiadi di Londra, il 20% dei pasti fu consumato al McDonald’s.
Il focus è sulle alternative vegetali e sui cibi ricchi – forse troppo – di proteine, ma c’è anche spazio per una specialità italiana. “Oggigiorno gli atleti consumano proteine in quantità davvero impressionanti” ha proseguito Würz. “Il piatto più richiesto, però, rimane comunque la pizza margherita”.