Dev’essere nella natura dell’uomo desiderare al punto da consumarsi quel che non si ha. E no, non ci riferiamo certo solamente alla proverbiale erba del vicino che, come sappiamo, è sempre più verde – l’uomo vuole ben di più. Vuole soprattutto, e a oggi pare evidente come non mai, quella cosa che per natura più le è preclusa: la velocità, mito inarrivabile e sempre grossolanamente e puntualmente fuori mano. Motivo per cui le parole pronunciate da Massimo Bottura alla premiazione dei San Pellegrino Young Chef Academy Awards 2023, in corso in questi momenti presso l’Hangar Bicocca in quel di Milano, assumono una risonanza ancora più significative: un invito alla curiosità, alla necessità di coltivare il proprio stupore e non arrendersi al banale, alla lentezza – lentezza al giorno d’oggi, quando la velocità pare meno un’ambizione e più una spietata legge.
Il discorso di Massimo Bottura ai San Pellegrino Young Chef Academy Awards 2023
“Crescete lentamente: siate come gli alberi” spiega Massimo Bottura agli chef di domani “e le vostre radici si riveleranno forti per le tempeste a venire”. Un consiglio che vale tra i fornelli e tra i meandri della carriera di chi intende frequentarli a tempo pieno, i fornelli; ma che a onore del vero potrebbe anche essere applicato alle occasioni più intime della vita: in un certo senso quello di Bottura è più un manifesto che un consiglio. “Leggete, viaggiate, scavate quanto più possibile nella cultura” continua lo chef “sappiate chi siete e da dove arrivate”.
“Cercate di vivere nel futuro senza dimenticare quel che è venuto prima di voi, e ricordate sempre: l’ingrediente più importante per lo chef del futuro è la cultura”. Un discorso dalla spiccata impronta contemporanea, quello di Bottura; chiaramente declinato verso la preparazione per il futuro – tanto per i giovani quanto per l’intero settore, stando a quanto lasciato implicito. “Il cambiamento succede” continua lo chef “quando ci uniamo in un qualcosa, quando contattiamo altre persone con diverse percezioni e culture. Condividete idee e conoscenze, e insieme potremo crescere. Uno chef non potrà mai essere un leader senza queste caratteristiche”.
Poi un’occhiolino al proprio staff: “Questo è quanto rende speciale la Francescana Family: se vinciamo insieme, la gioia è raddoppiata; se perdiamo insieme la delusione è dimezzata. Insieme possiamo creare un futuro che nutre i nostri corpi, la nostra anima e il nostro pianeta”. La conclusione, infine: “Come dice Josef Beuys, il mio artista preferito: Noi siamo la rivoluzione“.