Torniamo a parlare di Yoji Tokuyoshi e della sua Katsusanderia perché lo chef, dopo aver lanciato il progetto Demae dove viene a cucinare a casa tua, ecco che ha deciso di aprire a New York. Anzi: ha aperto visto che ieri ha inaugurato il suo primo pop-up nella Grande Mela. La location prescelta è quella del WSA Cafe, dentro il WSA Building, nel Financial District.
Nuova avventura americana per la Katsusanderia
Yoji Tokuyoshi ha aperto questo pop-up newyorkese insieme ad Alice Yamada. Proprio quest’ultima, artefice dell’apertura della Katsusanderia Milano (ma anche di PAN e MOTTO), ha spiegato che quello di New York City rappresenta un primo passo per il loro progetto. L’idea, infatti, è quella di portare la Katsusanderia all’estero, creando una serie di pop-ip che mantengano però sempre un forte legame fra la cucina giapponese e l’urban culture.
Una nuova svolta per Tokuyoshi, ma allo chef piace cambiare e ormai ci ha abituati a queste continue variazioni. Dal tempo in cui lavorava come sous chef presso l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ecco che aveva fatto una prima svolta nel 2015 aprendo il suo primo ristorante a Milano, quello che gli era valsa la stella Michelin. Non pago nel 2019 aveva aperto l’Alter Ego di Tokyo, ristorante di cucina italiana.
Solo che poi ci si era messa di mezzo la pandemia ed ecco che Tokuyoshi ha deciso di cambiare di nuovo strada. Costretto a chiudere il suo ristorante a causa delle restrizioni (e quindi a perdere la stella), ecco che aveva cambiato del tutto format proponendo la famosa Bentoteca, quella delle “schiscette” giapponese per intenderci. Un format che ha avuto un enorme successo, diventando un punto di riferimento a Milano e aprendo la strada a un modo diverso di fare ristorazione, più pop ma non meno gourmet.
Ma Tokuyoshi non sta mai fermo, e dopo aver partecipato al progetto della Stazione Vucciria di Palermo ha lanciato il nuovo progetto Demae, per poi sbarcare Oltreoceano con la sua Katsusanderia.
Ipotizzando che manterrà anche a New York (seppur con i normali aggiustamenti dovuti alla location) lo stesso format della Katsusanderia di Milano, ecco che è lecito aspettarsi come il pop-up prevederà un servizio di asporto e delivery, ma con i soliti ingredienti di sempre della cucina dello chef. L’idea alla base della Katsusanderia, infatti, è quella di proporre un’offerta che sia più accessibile e facilmente fruibile a qualsiasi ora del giorno. Il che in una città frenetica come New York, che vive sia di giorno che di notte, ci sta in pieno.