La Guida Michelin ha deciso di rivisitare la sua selezione degli hotel. Come spiegato dal sito ufficiale, infatti, la Guida ha “ripensato” la selezione degli hotel ripercorrendo però la strada dei ristoranti. Mentre per i ristoranti abbiamo le stelle, qui avremo le chiavi (meno male: per un attimo abbiamo temuto che avessero scelto come simbolo il topper).
La Guida Michelin e la selezione degli hotel con le chiavi come simboli
Sul sito la Guida Michelin ha spiegato che dopo 4 anni di lavoro, il loro team ha ripensato la selezione degli hotel. Come già fa con i ristoranti, adesso la Guida consiglierà in maniera autonoma e indipendente le strutture ricettive alberghiere che sono da considerarsi come vere e proprie destinazioni. E per classificarle, al posto di usare le stelle, già utilizzate per i ristoranti, ecco che ha deciso di usare per gli hotel una chiave stilizzata. Sempre rossa.
Lo scopo è chiaro: da una parte aiutare i viaggiatori a scegliere opzioni che escano dalla iper standardizzazione che affligge le risorse ricettive, dall’altra fare un po’ di ordine nell’orda di recensioni di svariati siti che si trovano in rete.
Al momento, nell’apposita sezione Hotel sul sito della Guida, trovano spazio più di 5mila hotel in 120 Paesi. Cinque i criteri che verranno seguiti:
- Destinazione, per capire se l’hotel contribuisce all’esperienza locale
- Eccellenza dell’architettura e del design degli interni
- Qualità e coerenza del servizion, inclusi comfort e manutenzione
- Originalità che riflette la personalità e l’unicità della struttura
- Coerenza fra la qualità dell’esperienza e il prezzo pagato
Ma manca ancora il suo voto, con il quale potrà confermare o rivoluzionare il risultato… No, ops, scusatemi, ho sbagliato canale per un attimo.
Torniamo seri. Questa selezione della Guida Michelin, che è stata elaborata indipendentemente dai brand esistenti, come la Guida stessa si premura di sottolineare, onde evitare equivoci, ha tre obiettivi:
- condurre i viaggiatori verso strutture ricettive di carattere, capaci di offrire più di una stanza per notte (anche un bagno sarebbe in effetti gradito, scusate, avevo detto che saremmo tornati seri, ma l’ora è tarda e la mente vaga verso lidi più faceti)
- permettere ai viaggiatori di precedere o prolungare una gita gastronomica con un soggiorno memorabile in hotel (che se vai a mangiare in un tre Stelle poi è carino non andare a dormire nella bettola di Tony Er Pulciaro, anche se suppongo che molto dipenda da quanto ti è rimasto nel portafoglio)
- scegliere, prenotare e commentare il soggiorno su una piattaforma singola e indipendente
In effetti, utilizzando correttamente i filtri presenti sul sito web e sull’app della Guida Michelin, ecco che gli utenti potranno prenotare una camera, pagandola direttamente online. Inoltre possono poi commentare e condividere le esperienze, senza dimenticare l’appoggio di un servizio clienti che promette di risponder agli utenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Gwendal Pullennec, il direttore internazionale delle Guide Michelin, ha spiegato che la chiave Michelin vuole diventare un’indicazione chiara e affidabile per i viaggiatori. Esattamente come le stelle Michelin segnalano i ristoranti di alto livelo, la chiave Michelin segnalerà gli hotel più cool del mondo. Che, ovviamente, saranno selezionati dai soliti ispettori in incognito.
Per i primi nomi con annessa Chiave Michelin, dovremo però attendere la prima metà del 2024, quando sarà svelata la selezione.