La guerra tra Usa e Canada si sta combattendo a suon di alcolici

Trump impone nuovi dazi al Canada, ma il vicino settentrionale non rimane a guardare.

La guerra tra Usa e Canada si sta combattendo a suon di alcolici

Nella guerra contro tutti di Trump, l’ultimo Stato finito nel mirino sembra essere il Canada. Neanche per il Paese dell’acero c’è scampo dall’imposizione di nuovi dazi, in vigore da domani 4 febbraio sulle importazioni dal vicino settentrionale. Ma il Canada non se le manda a dire e nello Stato dell’Ontario risponde con la rimozione di tutte le bevande alcoliche statunitensi dagli scaffali della grande distribuzione “ufficiale”, quella gestita dal Liquor Control Board of Ontario (LCBO), che ha in mano gran parte dei prodotti di questo tipo nell’area.

I dazi di Trump sul Canada

Ford DougFord Doug, premier dell’Ontario

Le ormai famose “tariffe” del neopresidente statunitense non guardano in faccia nessuno. Dopo l’annuncio di possibili nuovi dazi su UE, Messico e Cina, l’ira funesta di Trump si abbatte anche contro il Canada. Del Paese oltreconfine il presidente aveva già scritto sulla sua piattaforma social Truth che, in buona sostanza, non serve a nulla per gli Stati Uniti, che devono al contrario SUSSIDIARE (lo riportiamo in maiuscolo, come ha fatto lui) il vicino settentrionale. Di conseguenza, a partire da domani i beni importati dal Canada verso gli States saranno tassati del 25%.

La risposta del Canada

Ma la risposta del Paese dell’acero non si è fatta attendere. Il premier Justin Trudeau controbatte con l’annuncio di dazi di egual misura sui prodotti statunitensi in arrivo in Canada, per un mercato che vale intorno a 100 miliardi di dollari. In Ontario, Stato del Canada che affaccia sui Grandi Laghi, al confine con gli States, le contromisure si fanno ancora più nette e riguardano un settore in particolare: quello degli alcolici, la cui vendita nella zona è prevalentemente gestita dall’agenzia governativa LCBO.

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Sugli scaffali del Liquor Control Board of Ontario da domani spariranno tutti i vini e le bevande alcoliche a stelle e strisce, che non potranno essere riordinati o riacquistati. Il premier locale Doug Ford ha enfatizzato il valore economico che questo mercato rappresenta per gli Stati Uniti: “Ogni anno, LCBO vende una quantità pari a circa un miliardo di dollari di vini, birre, superalcolici e bevande alcoliche frizzanti statunitensi. Ora non più”. Ford aggiunge che è proprio questo il momento migliore per prediligere i prodotti di questa categoria realizzati in Ontario o, più in generale, in Canada.