La guerra tra Coca Cola e Pepsi si è spostata in Pakistan

Il braccio di ferro tra Coca Cola e Pepsi continua per le strade e i campi da cricket del Pakistan. Aspetta un attimo, che c'entra il cricket?

La guerra tra Coca Cola e Pepsi si è spostata in Pakistan

Da una parte lo schieramento che veste solo il rosso, dall’altra quello che preferisce l’abito in blu. I protagonisti, insomma, sono sempre gli stessi – Coca Cola e Pepsi – ma stavolta, vuoi per quel vizio a stelle e strisce di allargare un po’ di gomiti, il campo di battaglia è il Pakistan.

Parliamo, l’avrete intuito, dell’iconico braccio di ferro multidimensionale e multidisciplinare che da (almeno) gli anni ’80 domina il mondo delle bibite zuccherate: prima loro due e poi il resto, tant’è che i due marchi sono praticamente diventati sinonimi del prodotto che rappresentano. Cola Wars, per l’appunto: la Sony ci sta pure facendo un flim. Ma che c’entra il Pakistan?

Il nodo del cricket

cricket

Tocca dare qualche pennellata di contesto. Numero uno: in Pakistan vanno matti per il cricket. Numero due: la Pepsi è sponsor storico della nazionale pachistana di cricket. Numero tre: il Pakistan si sta preparando a ospitare l’ICC Champions Trophy – importantissimo torneo di cricket – per la prima volta dal 1996. Numero quattro: Coca Cola ha avviato una coraggiosa incursione per le vie del marketing.

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Nelle Cola Wars vige l’antica regola del “senza esclusione di colpi“. L’idea del colossso in rosso è quella di mettere mano alla tradizione del cricket con la palla a nastro, variante della disciplina tradizionale che la leggenda vuole sia nata proprio per le strade del Pakistan. Si tratta, come suggerisce il nome, di utilizzare una palla da tennis avvolta in un nastro isolante, così da poter giocare senza la necessità di attrezzature costose o grandi campi da gioco.

Ecco: Coca Cola ha pensato di lanciare una serie di bottiglie in edizione limitata con tanto di nastro rosso opportunatamente nascosto dietro l’etichetta, che permette di avvolgere una sopracitata pallina da tennis e dare il via a una partita improvvisata di cricket con palla a nastro.

Non manca, com’è ovvio, il materiale media. Uno spot pubblicitario, ad esempio, mostra un giovane entrare in un negozio per acquistare una pallina da tennis e del nastro isolante, ma il negoziante gli porge invece pallina e Coca Cola. Et voilà: tanto basta per avanzare di qualche trincea nelle Cola Wars. A te la prossima mossa, casa Pepsi.