Come se non bastassero i dazi di Trump a mettere a rischio l’export dei nostri prodotti agroalimentari, brutte notizie arrivano anche dalla Gran Bretagna, che da questo weekend metterà in atto un blocco all’importazione dei salumi e formaggi che i turisti inglesi in visita nel belpaese vorranno portarsi a casa come souvenir, per prevenire la diffusione dell’afta epizootica tra il bestiame britannico.
Niente più salumi e formaggi
Il divieto si applica a qualsiasi prodotto a base di carni ovine, bovine e suine, prodotti caseari e carne fresca, a prescindere dal confezionamento o se siano stati comprati al duty free: anche panino è considerare fuori legge, con la sola esclusione per i viaggiatori che rientreranno dall’Italia verso l’Irlanda del Nord e le isole di Jersey, Guernsey e Man.
Un’operazione volta a scongiurare la diffusione nel Regno Unito dell’afta epizootica, abbreviata in inglese in FMD -foot-and-mouth disease-, dopo che un preoccupante aumento dei casi è stato registrato in continente: una malattia che non colpisce l’uomo, ma può avere effetti devastanti sugli allevamenti. Al momento in UK non sono stati segnalati casi, e il governo britannico vorrebbe che restasse così.
Non è il primo provvedimento preso per impedire che la FMD arrivi in terra inglese. Già all’inizio di quest’anno è stata bandita l’importazione commerciale di bovini, suini, ovini, carne fresca e formaggi da Germania, Ungheria, Slovacchia e Austria.
Il Ministero dell’ambiente ha diffuso una nota in cui dichiara che l’epidemia in Europa “presenta un rischio significativo per gli allevamenti”. La malattia può causare “perdite economiche significative e perdita di quote nei mercati esteri per bestiame, carni e prodotti caseari”.
Anche il ministro della sicurezza alimentare e dell’agricoltura Daniel Zeichner è intervenuto sulla questione: “questo governo farà tutto ciò che è necessario per proteggere gli allevatori inglesi dall’afta epizootica. Per questo stiamo rafforzando le difese introducendo restrizioni su carni e formaggi ad uso personale per prevenire la diffusione della malattia e proteggere la sicurezza alimentare inglese”.
Una nota governativa avverte i viaggiatori: “coloro che verranno trovati in possesso di queste merci dovranno abbandonarle alla frontiere, o dovremo sequestrarle e distruggerle. Nei casi più gravi si corre il rischio di sanzioni fino a 5 mila sterline“.