Classe 1995, lo Shamrock Inn avrebbe festeggiato l’anno prossimo trent’anni come storico punto di riferimento della vita notturna torinese, e invece per il prossimo due novembre è fissata la data ufficiale della sua chiusura. La causa? La gentrificazione. I titolari ce l’hanno messa tutta, ma i proprietari dei muri avevano altri progetti, preferendo dedicare quegli spazi alla costruzione di nuovi, modernissimi appartamenti.
“Con le spalle al muro”
Alessandro Carbonara, uno dei titolari dello Shamrock Inn, non nasconde l’amarezza, lui che -insieme ad un gruppo di amici- quel locale a cui era tanto affezionato l’aveva già salvato una volta, rilevandolo poco prima della pandemia riuscendo nonostante questo nel suo intento, ma stavolta la caparbietà non sembra essere stata sufficiente: “È con grande rammarico che annunciamo la chiusura dello Shamrock. Abbiamo tentato in ogni modo di evitare questo epilogo, rivolgendoci a diversi consulenti e avvocati, ma ora ci troviamo con le spalle al muro. Il pub era chiuso da mesi, ma per noi, che abbiamo tantissimi ricordi legati a questo luogo, era inaccettabile vederlo scomparire. Abbiamo unito le forze e, con grande impegno, lo abbiamo riaperto. La data prevista di apertura era il 9 marzo 2020, proprio la data del primo lockdown. Che tempismo.”
Lo sport e la TV
L’autentica atmosfera irlandese del locale era curata nei minimi particolari, con gli interni disegnati da un architetto irlandese che si preoccupò anche di portare direttamente dall’isola di smeraldo non solo il bancone in legno, ma anche molti dettagli d’arredo, un’attenzione perfettamente rispecchiata anche nel menu con i suoi hamburger di pecora, fish & chips, stinco alla Guinness e Irish stew.
Da perfetto pub non mancava la vocazione sportiva, diventando luogo prediletto per i tifosi per seguire i grandi eventi al calcio al rugby, dalla Formula 1 al Motomondiale, fino alle Olimpiadi di Parigi e ai recenti successi di Jannik Sinner. Una formula che ha da sempre attirato una clientela variegata e internazionale, successo di pubblico ulteriormente accresciuto dalla partecipazione al noto programma televisivo “Quattro Ristoranti” di Alessandro Borghese.
“Siamo pronti a ripartire”
Mancano quindi davvero poche settimane per godere un’ultima volta di una serata allo Shamrock ma, messa da parte l’amarezza iniziale, Carbonara sembra ritrovare la grinta e la passione per il locale che lo aveva portato a salvarlo già una volta dalla chiusura: “Abbiamo riportato in vita lo Shamrock una volta e siamo pronti a farlo di nuovo. Questo posto è parte di noi. Stiamo cercando una nuova sede, anche più piccola inizialmente, per ripartire. Continuate a seguirci, vi terremo informati”