Una gelateria… Senza gelato? Beh, in un certo senso sì: questa sarà infatti la curiosa linea seguito dal secondo punto vendita della storia Gelateria Fassi di Roma, recentemente aperto in Via Piave, “A 80 metri da dove ha iniziato il mio bisnonno Giovanni” come spiega l’attuale amministratore delegato della compagnia, Andrea Fassi.
Si tratterà, in altre parole, dell’ultima declinazione di un’insegna che ha contribuito a fare la storia del gelato artigianale, a Roma così come nel resto del mondo: il pioniere di famiglia, il sopracitato Giovanni, aprì di fatto la prima “gelateria elettrica”, ossia che poteva avvalersi dei frigoriferi, contribuendo essenzialmente a formare l’identità democratica del gelato tuttora in forze. La prima Gelateria Fassi (l’Elettrica, per l’appunto) aprì, come accennato, proprio in Via Piave, a Roma, salvo poi spostarsi nel Palazzo del Freddo di Via Principe Eugenio nel periodo a cavallo tra le due Guerre Mondiali: quasi un secolo più tardi, l’insegna Fassi torna alle sue origini.
Tutti i dettagli sulla nuova sede romana della Gelateria Fassi
Arriviamo ai punti salienti, dunque – a rendere tanto particolare l’animo di questa nuova sede della Gelateria Fassi sono in particolare due aspetti, stando a quanto lasciato trapelare dai colleghi di Cibo Today: il primo è l’evidente voglia di puntare sull’automatizzazione, che lascia intravedere i connotati di un format anche replicabile; mentre il secondo è la sopracitata assenza di gelati – o almeno, di gelati nel senso più classico e tradizionale del termine.
In quel di Via Piave, infatti, non sarà presente il gelato “sfuso” tipico della Gelateria Fassi, quello che tanto per intenderci viene servito in coni e coppette (ma non temete, amanti del gelato alla vecchi maniera: al punto vendita in Via Principe Eugenio non sono certo spuntate le gambe); ma saranno invece disponibili tutti gli altri prodotti del marchio – il Sanpietrino, a Caterinetta, il Pezzo Duro, il Gianduiotto, i Tramezzini di gelato e il Ninetto; vale a dire i semifreddi che hanno fatto da progenitori dei formati più moderni e che oggi hanno una boutique interamente a loro dedicata.
Qualche parola anche al capitolo automatizzazione, che siamo certi non sarà sfuggito ai nostri lettori più attenti: nella nuova sede della Gelateria Fassi il personale è ridotto al minimo. I clienti possono scegliere i prodotti dai frigoriferi, recarsi agli appositi totem per pagare (un po’ come quelli dei fast food che fanno tanto arrabbiare Leonardo Pieraccioni) e saldare il conto solo ed esclusivamente con la carta di credito. E se si vuole qualche informazione in più? Niente paura: il negozio è disseminato di codici QR da cliccare per dettagli sulla storia dei Fassi, sugli ingredienti e sulla nascita dei prodotti.