La Francia può finalmente tirare un sospiro di sollievo: il Paese, uno dei più colpiti al mondo da quella che, dati alla mano, è (o meglio “è stata”, a questo punto) la più grave stagione epidemica di influenza aviaria di sempre, ha infine annunciato la sua uscita dall’emergenza sanitaria. L’annuncio arriva dallo stesso ministero dell’agricoltura che, nel dichiarare che il virus ha portato all’abbattimento di dieci milioni di pennuti, ha confermato che la campagna di vaccinazione prenderà il via nei mesi a venire, e più precisamente in autunno, a ottobre. Una precisazione, quest’ultima, che non dovrebbe sorprendere: come già vi raccontammo, infatti, i cugini d’Oltralpe furono tra i primi ad assicurarsi una massiccia (80 milioni di dosi, stando a quanto lasciato trapelare) quantità di vaccini con l’intenzione di avviare, a tempo debito, una campagna di massa.
L’influenza aviaria in Francia: è la fine di un incubo?
I numeri dell’influenza aviaria in Francia fanno spavento. I dati parlano di 22 milioni di uccelli abbattuti nel corso della stagione 2021/22 (a cui, a dire il vero, non è chiaro se vadano aggiunti i dieci milioni citati, come riportato in apertura, dal ministero dell’agricoltura), con casi che nel corso dell’emergenza hanno preso a interessare anche diversi esemplari di mammiferi.
Le prime restrizioni contro l’influenza aviaria vennero introdotte appena il mese scorso, sulla falsa riga di quanto azzardato dal Regno Unito (e diciamo “azzardato” perché di fatto nel resto d’Europa – e nel resto del mondo: pensiamo al Brasile – i casi continuavano ad aumentare), e ora il Paese pare essere uscito dall’emergenza. La prossima fase, come accennato qualche riga fa, sarà quella di avviare una campagna di vaccinazione di massa nel mese di ottobre.
Stando a quanto lasciato trapelare la campagna sarà obbligatoria per tutte le anatre in tutta la Francia, il che renderebbe quest’ultima il primo Paese al mondo ad avviare un’operazione di questo tipo: la durata della campagna di vaccinazione in sé – tutto l’anno o semplicemente durante le stagioni fredde – è tuttavia ancora da decidere.
L’Agenzia francese per i medicinali veterinari (ANMV) ha autorizzato l’uso di vaccini da tre società, la francese Ceva Animal Health, la tedesca Boehringer Ingelheim e la società statunitense Zoetis Animal Health (ZTS.N): stando a quanto riportato dalla Reuters, i test effettuati in Francia sui vaccini Ceva e Boehringer Ingelheim hanno dato risultati favorevoli; mentre non è stato possibile risalire a dove Zoetis abbia deciso di effettuare i propri.
Rimarrà da vedere se anche altri Paesi seguiranno l’esempio della Francia: al momento pare che gli Stati Uniti siano i più vicini ad avviare a loro volta una campagna di vaccinazione contro l‘influenza aviaria.