Non si è fatta attendere la replica dei Cotarella a Report, che la scorsa domenica ha dedicato un lungo servizio alle operazioni (sopratutto extra-vinicole) di famiglia. E avendo noi dedicato un lungo spazio all’inchiesta di Emanuele Bellano, pubblichiamo doverosamente le precisazioni inviateci:
La struttura Verdeluce
Il servizio di Emanuele Bellano concentrandosi sulle attività della struttura Verdeluce, segnala che questa non ha ancora attivato alcun tipo di attività a diversi mesi dall’inaugurazione della stessa. Facciamo presente che la struttura principale ha ricevuto l’agibilità il 10 ottobre 2024, mentre il locale accessorio ha ricevuto l’agibilità il 31 dicembre 2024 (tanto che l’evento di presentazione si è svolto all’aperto per non creare confusione rispetto all’ottenimento dell’agibilità). Per tale motivo, non è stato possibile avviare qualsiasi tipo di attività che prevedesse la presenza di ospiti prima dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni. Terminato il processo autorizzativo, la struttura è ora in condizione di ospitare le attività previste e finalizzate al perseguimento del proprio oggetto. Il servizio di Report ha inoltre parlato di “inaugurazione” riferendosi all’evento di “presentazione” del progetto, lasciando dunque intendere un immediato avvio dell’attività. Viene inoltre comunicata la presenza di Dominga Cotarella all’evento, che invece non era presente.
Il servizio di Report si concentra poi sulla proprietà della struttura Verdeluce, ipotizzando un possibile uso improprio dei fondi raccolti da Fondazione Cotarella per la sua funzione sociale. Tale ricostruzione risulta falsa in quanto i fondi raccolti sono e saranno utilizzati per il finanziamento delle attività e dei mezzi collegati all’attività sociale per i quali sono stati raccolti. Report ha inoltre comunicato che i fondi raccolti sono stati parzialmente utilizzati per ristrutturare il casale di proprietà dell’azienda Domenico Cotarella Società Agricola S.r.l., lasciando dunque intendere che l’azienda utilizzi il denaro della Fondazione per suoi scopi commerciali. La ristrutturazione del casale principale è invece stata finanziata dall’azienda Famiglia Cotarella S.r.l., e non dalla Fondazione.
La Fondazione Cotarella
Il locale accessorio, nella disponibilità della Fondazione come da regolare contratto di affitto, è stato ristrutturato da Fondazione Cotarella affinché potesse predisporlo e utilizzarlo per le proprie attività. Su questo punto preme segnalare che, dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni, la Fondazione si è prontamente attivata per avviare una serie di attività che sono iniziate a dicembre 2024:in particolare sono iniziati il laboratorio radiofonico (dicembre 2024) e il laboratorio di cucina (febbraio 2025).
Nel servizio viene riportato che “Dominga Cotarella ci ha ripensato: niente intervista”. Tuttavia, dopo l’incontro tra Dominga Cotarella ed Emanuele Bellano avvenuto in data 23 febbraio 2025, in cui Dominga si è resa disponibile a rilasciare l’intervista, nessun componente della famiglia e nessuna società ad essa legata ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale.
Il vino Tellus
Per quanto concerne le presunte irregolarità collegate alla gestione dei fondi devoluti dalla vendita del prodotto Tellus, questi sono stati regolarmente inviati, su richiesta dell’Associazione IRIS nazionale Onlus, all’Associazione Oppo e le sue Stanze Onlus che – a seguito della liquidazione delle associazioni IRIS nazionale onlus e IRIS Roma onlus– è risultata il soggetto individuato dal liquidatore per ricevere i fondi raccolti.
Constatiamo inoltre che il servizio abbia intervistato e mandato in onda i referenti di una fondazione IRIS ROMA che non era il soggetto giuridico con cui Famiglia Cotarella Srl ha stipulato l’accordo o è entrata in contatto prima della stipula dello stesso.
Il Riferimento all’art. 2 del ddl beneficenza, viene volutamente e intenzionalmente riportato come cogente e in vigore, per insinuare una situazione non veritiera di irregolarità e poca trasparenza. Essendo questo un ddl (Disegno Di Legge), non ha nessuna validità normativa e non esiste nel quadro normativo italiano.
La famiglia ritiene importante sottolineare il proprio impegno verso progetti che promuovano un’alimentazione equilibrata a partire dall’infanzia e contribuiscano a portare avanti studi e ricerche scientifiche nel campo dell’agroalimentare, progetti di sviluppo del territorio. A testimoniarlo sono le numerose iniziative portate avanti dalla Fondazione, anche in collaborazione con altri soggetti dediti ai Disturbi del comportamento alimentare, come (elenco non esaustivo) il podcast “La Parte bella”, il podcast “Chiacchiere Gourmet”, Apnea (spettacolo scritto e interpretato dagli ospiti dei centri per la cura dei disturbi alimentari di Todi), Orvieto Lilla (giornata dedicata ai disturbi del comportamento alimentare che si svolge a Orvieto), ecc.
Per quanto attiene infine alle velate insinuazioni nel servizio di Report, rispetto alla trasparenza e alla liceità del veicolo societario utilizzato per l’investimento di Famiglia Cotarella in Argentina, preme sottolineare: l’uso improprio e reiterato del termine “offshore” – sia nel servizio sia negli articoli di anticipazione –che risulta fuorviante ed errato in quanto la società utilizzata per tale investimento risulta regolarmente registrata in Lussemburgo, una giurisdizione a tutti gli effetti parte dell’Unione Europea; La totale conformità alle normative societarie e fiscali del veicolo utilizzato da Famiglia Cotarella e dai soci. Per queste ragioni, riteniamo particolarmente grave tale insinuazione, priva di qualsiasi prova concreta e che sembra semplicemente indirizzata a danneggiare la reputazione aziendale.