Una storia lunga 128 anni a un passo dal capitolare. Stando a quanto riportato dal Corriere del Veneto la Dal Colle Industria Dolciaria, storica azienda veneta con sede in quel di Colognola ai Colli, Verona, sarebbe a un passo dalla cessione definitiva alla Balconi spa di Milano.
È bene notare, prima di affrontare i dettagli del passaggio di testimone, che la Dal Colle stava navigando attraverso un periodo di forte crisi: il futuro dell’impresa, fondata nell’ormai lontano 1896, è di fatto nelle mani dei giudici del Tribunale di Verona, chiamati a valutare una proposta di un piano di ristrutturazione presentata dagli stessi vertici aziendali.
La crisi di Dal Colle, e i casi di Melegatti e Paluani
I nostri lettori più attenti ricorderanno che la crisi di Dal Colle fa seguito ad altri due casi dalla simile portata – il fallimento di Melegatti, stabilito nel 2018 dallo stesso Tribunale di Verona; e ancora più di recente – nel maggio del 2023 – il fallimento di Paluani Spa, con debiti complessivi che ammontavano a più di 80 milioni di euro.
Ma torniamo a noi, e al caso Dal Colle: in data 6 dicembre 2023 il Tribunale scaligero, riscontrate le criticità del caso, aveva emesso un provvedimento per assegnare un nuovo termine entro il quale l’azienda alimentare avrebbe dovuto rispondere fornendo le opportune precisazioni e integrazioni. Attenzione, però: in questo preciso momento l’offerta presente sul tavolo era quella della multinazionale olandese Ortu Holding di Amsterdam: l’entrata in scena della Balconi sarebbe avvenuta da lì a breve.
Nel presentare la propria risposta, la Dal Colle aveva infatti apportato una modifica alla proposta e al piano “ritirando” l’offerta di acquisto da Ortu Holding e presentando quella formulata da Balconi Spa, che prevede, in parole povere, il perfezionamento di un contratto di affitto dell’intera azienda di Dal Colle della durata di sei mesi, con tre mesi di potenziale proroga, con un canone mensile di 50 mila euro.
L’offerta di casa Balconi prevedeva per di più l’acquisto della Dal Colle a un prezzo complessivo di 14 milioni e 500 mila euro, che sarebbe stato da perfezionare entro trenta giorni dall’omologazione. L’attivo della procedura, visto quanto riporto fino a ora, sarà rappresentato – scrive il Corriere – “dal corrispettivo per la cessione dell’azienda, dai canoni di affitto, dalla cassa presente in Dal Colle e da crediti”, potenzialmente ” incrementato dalle somme che potranno liberarsi in caso di mancata utilizzazione dei fondi rischi”.
Il Tribunale di Verona, valutato la nuova proposta, ha dunque dichiarato aperta la procedura di piano di ristrutturazione soggetto a omologazione di Dal Colle Industria Dolciaria spa: le date iniziali e finali per l’espressione del voto de creditori sono state fissate rispettivamente per il 20 e il 30 maggio 2024.