Andrebbe controllato. A occhio, tuttavia, nelle previsioni sulle tendenze del nuovo anno, compilate con sfinente puntualità a fine 2018 dagli autoproclamati veggenti che popolano il settore food, nessuno di loro aveva inserito le creme spalmabili.
Vero terreno di conquista, in realtà, per rivali vecchi e nuovi di Ferrero, che con Nutella, domina ancora la categoria dopo averne fatto la storia.
A metà gennaio Barilla ha portato sugli scaffali della grande distribuzione l’attesa crema Pan di Stelle, ispirata all’iconico biscotto Mulino Bianco (marchio creato da Barilla).
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Ora Le Bonelle Gelées, divisione della Fida di Asti, azienda che forse non riconoscete dal nome, ma che –zitta zitta– detiene il 3.5% nel mercato delle caramelle famigliari con oltre 21 milioni di euro di fatturato nel 2017 (suoi marchi come Sanagola e Charms), ha annunciato l’arrivo della crema spalmabile Rossana.
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Rossana? Dove avete già visto questo nome?
Probabilmente sulla carta rossa delle più famose caramelle italiane, inventate dalla Perugina nel 1926 in onore di Roxanne, la donna amata da Cyrano de Bergerac, e oggi –appunto– proprietà della Fida.
Una storia movimentata quella di Rossana. Giusto due anni fa Nestle, all’epoca proprietaria del marchio, voleva interromperne la produzione. Quando i giochi sembravano fatti per le caramelle dal colore giallognolo, l’eccesso zuccherino e l’involucro rumoroso se stropicciato, ecco l’accordo con la Fida.
Ora le caramelle stanno per tornare sotto nuova forma. Quella di una crema spalmabile al sapore di latte e nocciole, che si uniforma al diktat ricorrente del senza olio di palma e sarà anche senza glutine.
[Crediti | Foodmakers]