La Coca Cola piccante è durata solo sei mesi (chissà perché?)

La Coca Cola "piccante" avrebbe dovuto essere un nuovo gusto permanente, ma la sua vita sugli scaffali è durata appena una manciata di mesi. Cos'è andato storto?

La Coca Cola piccante è durata solo sei mesi (chissà perché?)

In origine avrebbe dovuto essere “un nuovo gusto permanente”, con tutta la fanfara che, com’è d’altronde legittimo, dovrebbe accompagnare una decisione del genere; a maggior ragione se a prendere tale decisione è Coca Cola, colosso a stelle e strisce che ha notoriamente costruito la propria notorietà (o almeno una parte) sulla sacralità della sua fantomatica e unica ricetta. La variante spiced, o “piccante” per così dire, non ha però funzionato come avrebbe dovuto.

Dalla promessa di vita eterna a una permanenza di appena più di sei mesi sugli scaffali. La nuova Coca Cola avrebbe avuto un gusto al lampone, e dunque arricchito – e per certi versi appesantito – da una evidente nota dolce, a cui sarebbe stato aggiunto un tocco di piccantezza. Ma cos’è andato storto?

La spiegazione di Coca Cola

Coca Cola

Marcia indietro, dunque, inversione a U, con la postilla che non c’è di cui preoccuparsi, il futuro è ancora luminoso e pieno di sorprese, giurin giurello. I colleghi del New York Post scrivono che il colosso delle bibite gassate avrebbe accompagnato alla decisione di interrompere la produzione del nuovo gusto alla promessa che uno “nuovo ed eccitante è all’orizzonte”. L’orizzonte in questione, tanto per intenderci, pare essere il 2025.

Se pensate gli alimenti ultra processati non vi riguardino è perché non sapete quali sono Se pensate gli alimenti ultra processati non vi riguardino è perché non sapete quali sono

Insomma, il nuovo capitolo è già dietro l’angolo. Un nuovo scintillio per dimenticare un buco nell’acqua? Beh, sì e no. Stando alla lettura proposta dal Wall Street Journal la decisione di interrompere la produzione di Coca Cola piccante avrà un impatto minimo sulla popolarità dell’azienda (e, per diretta estensione, della bibita). Leggete: difficile fare passi falsi, quando si può contare su una potenza di fuoco del genere. Ma il motivo di una tale scelta?

L’azienda ha preferito innalzare un muro di riserbo attorno alla questione (perché dare spiegazioni, quando queste non farebbero altro che dare vita alle fiamme della speculazione? Un paio di settimane e nessuno ricorderà la spiced, d’altronde). Voci di corridoio, però, spiegano di un potenziale malcontento da parte degli stessi consumatori, rimasti delusi dall’apparente assenza di spezia e piccantezza nella bibita in questione.