La legge del numero parla chiaro: l’inflazione corre, e con essa il costo della spesa. Districarsi tra scaffali e carrelli per mantenere il portafoglio in carne, però, è possibile: basta dare un’occhiata alla più recente classifica di Altroconsumo, che ha preso in esame 1140 punti vendita tra supermercati, iper e discount distribuiti in 65 città diverse.
Scegliere l’insegna più conveniente, sostiene l’associazione, può portare a risparmiare fino a 3400 euro l’anno per una famiglia composta da quattro persone. L’occhio di Altrconsumo ha analizzato un totale di 1,4 milioni di prezzi in 126 categorie di prodotto, concentrandosi su quelle che, secondo i dati Istat, sono di fatto le più acquistate dagli abitanti dello Stivale; ma è giusto sottolineare che l’importo complessivo dei risparmi potenziali è un mosaico composto da più fattori.
I supermercati più convenienti divisi per categoria
Considerando un carrello composto sia da prodotti di marca che quelli con il marchio del punto vendita in questione, e dunque tendenzialmente più economici, troviamo al primo posto del podio i Familia superstore, seguiti a ruota da Conad e Pam che hanno fatto registrare prezzi maggiori di appena il 4% rispetto alla “medaglia d’oro”. Le ultime posizioni, invece, sono occupate da Carrefour Market e Bennet.
Acquistando solamente prodotti di marca, invece, sono proprio le insegne di casa Bennet a comandare la classifica; seguite a breve distanza da Esselunga, Famila superstore e Spazio Conad. A chiudere la lista, questa volta, troviamo Carrefour market, ultima, Coop e Conad. Il capitolo più “succulento”, e pertanto con le maggiori possibilità di risparmio, è però chiaramente quello dei discount.
In questo caso la prima posizione va a Lidl, poi seguita da Eurospine Aldi; mentre i fanalini di coda sono Carrefour Market, Famila superstore e Tigre: è da queste parti, come avrete intuito, che occorre riempire il carrello se si vuole raggiungere il “tesoretto” di 3400 euro risparmiati. Che succede, invece, se “spalmiamo” la classifica sulla variabile geografica? Quali sono le regioni e le città, in altre parole, dove si risparmia di più?
Tendenzialmente la spesa al Nord la spesa è sensibilmente meno cara che nel Centro-Sud: i dati indicano una forbice decisamente più ampia tra il punto vendita più caro e quello economico, con Cremona che ha addirittura fatto registrare un potenziale risparmio del 25% e Como, Verona e Milano che invece si tengono sul 17%. Le città con risparmi più bassi, invece sono Reggio Calabria e Catanzaro (0,2 e 0,9%); precedute di poco da Teramo, Napoli e Savona.