C’è chi potrebbe sostenere che, nei momenti di crisi, quel che conta è esercitare la gratitudine sulle piccole cose. Qualche esempio: una giornata soleggiata, il messaggio di buongiorno della mamma, il fatto che la bistecca sia texana e non newyorkese. Ma in che senso?
Contesto: il Texas, spiegano i colleghi di The Guardian, è attualmente alle prese con la peggiore epidemia di morbillo degli ultimi decenni. Dan Patrick, vicegovernatore dello stato in oggetto, ha però altro per la testa; tant’è che ha chiesto a ristoranti e supermercati di cambiare il nome del taglio di bistecca “New York strip” in “Texas strip“. Dicevamo: esercitare la gratitudine per le piccole cose.
Un po’ come la gallina e l’uovo, ma con più politica
Per la prima volta in più di un decennio un bambino americano (texano) è morto a causa del morbillo. Ma guai a insinuare che il nostro Patrick non abbia a cuore la questione: “In un mondo pieno di gravi problemi che vengono affrontati ogni giorno al Campidoglio del Texas, questa semplice risoluzione aiuterà a commercializzare meglio la carne bovina del Texas”, ha scritto sui social. Non tutti l’hanno presa bene.
“Sono contento di vedere che ti stai concentrando sui problemi cruciali che affliggono i tuoi elettori” si legge tra i commenti. “Questa è certamente una causa molto importante, per nulla ridicola e affatto una perdita di tempo”. I piani di Patrick, di fatto, sono troppo ambiziosi per essere compresi dal popolo internettiano.
Ancora un poco di contesto: la sopracitata “New York Strip” era – ed è tuttora – il nome con cui bistecca e purè di patate veniva servita nei ristoranti di casa Delmonico’s nella Manhattan del 1800. Patrick, però, intende sfatare il mito: “New York ha principalmente mucche da latte“, si legge ancora nel suo annuncio.
Il Texas, di fatto, conta 12,2 milioni di capi di bestiame – il numero uno negli Stati Uniti. “Solo perché un ristorante di New York ha chiamato la carne di manzo del Texas New York Strip qualche secolo fa non significa che dobbiamo continuare a farlo“.
L’idea folgorante, dunque: le autorità texane si occuperanno di chiedere a ristoranti e supermercati di cambiare la voce nei menu. Ordini dall’alto. “Vogliamo che questo prenda piede in tutto il paese e in tutto il mondo”, ha affermato Patrick. Speriamo che non si riferisse al morbillo.