La banana di Cattelan ha attivato una reazione a catena che neanche The Butterfly Effect

La banana di Cattelan è stata acquistata per 6,2 milioni di euro, e com'è ormai rito è stata mangiata. Ma nessuno si è chiesto quanto sia costata originariamente?

La banana di Cattelan ha attivato una reazione a catena che neanche The Butterfly Effect

La banana di Cattelan è stata venduta all’asta per 6,2 milioni di euro. Il suo nuovo proprietario, Justin Sun, fondatore della piattaforma di criptovalute Tron, ha immediatamente dichiarato: mo me la magno. La sua ambizione? “Entrare nella storia dell’arte”.

Solenne quanto basta, insomma. Peccato che non sia stato il primo, e nemmeno il secondo. L’onore è di David Datuna, altro artista, che la staccò dalla parete per cibarsene alla prima della fiera dell’arte di Miami, nel 2019; poi imitato da uno studente di Seoul qualche anno più tardi. “Avevo fame”, disse. Congratulazioni: sei parte della storia dell’arte. Ma siamo solo agli inizi. 

Ricapitolando: il signor Sun compra una banana appiccicata al muro con del nastro adesivo per qualche milione di dollari. Poi gli viene fame, ma questa è un’altra storia. Ma nessuno si è mai chiesto da dove arrivi, la banana in questione, e soprattutto quanto sia costata?

L’intervista al fruttivendolo

banane

Lasciamo il giudizio (estetico, artistico e, perché no, anche etico o morale) ai critici d’arte. L’ormai celeberrima banana venduta da Sotheby’s, la più nota casa d’aste del mondo, è stata acquistata dalla bancarella di un certo Shah Alam, 74enne originario del Bangladesh, per 35 centesimi. Parola del New York Times.

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La base d’asta era di 800 mila euro, ma come abbiamo visto l’offerta finale ha superato i sei milioni. Il signor Alam non ne aveva idea. O almeno, non l’ha avuta finché un giornalista del Times non l’ha trovato per raccontargli la seconda vita della sua banana. L’informazione, raccontano i colleghi d’Oltreoceano, gli ha portato le lacrime agli occhi. 

“Io sono un uomo povero” ha spiegato il signor Alam. “Non ho mai avuto questo tipo di soldi”. Il nostro protagonista è vedovo e si è trasferito negli Stati Uniti nel 2007 per stare vicino alla figlia, che vive a Long Island.

Attualmente paga 500 dollari al mese per dividere un appartamento con cinque altri uomini nel Bronx, e lavora al sopracitato banco frutta per 12 ore al giorno, quattro giorni a settimana, per 12 dollari l’ora. L’idea che qualcuno abbia rivenduto un suo frutto per milioni di dollari l’ha fatto sentire come se fosse stato il bersaglio di un brutto scherzo.

“Ma che razza di persone sono?” ha chiesto al giornalista del Times. “Non sanno che cos’è una banana?” Cattelan, contattato dal Times, ha detto di provare compassione per il venditore, ma non si è offerto di aiutarlo. “L’arte può avere risonanza in modi inaspettati e profondi”, ha spiegato. “Tuttavia, l’arte, per sua natura, non risolve i problemi: se lo facesse, sarebbe politica“. E Justin Sun, o mr. 6,2 milioni?

“Per ringraziare il signor Shah Alam, ho deciso di acquistare 100.000 banane dal suo stand nell’Upper East Side di New York” ha scritto sul suo profilo X. “Queste banane saranno distribuite gratuitamente in tutto il mondo attraverso il suo stand”. Ci chiediamo, a questo punto, se la bancarella del signor Alam sia in grado di soddisfare un ordine da centomila banane.