Kinder è il marchio al top del Made in Italy alimentare, secondo la classifica di BrandZ. Uno studio che premia soprattutto il settore italiano della moda, combinando analisi finanziarie e il percepito dei consumatori.
Ma ci sono anche cibo e lusso nella graduatoria che attribuisce un peso economico ai marchi commerciali, compilata ogni anno dalla società di consulenza americana Wpp e Kantar.
I marchi italiani hanno aumentato il loro valore del 14% negli ultimi 12 mesi raggiungendo quota 96,9 miliardi di dollari, meglio di tutti ha fatto Gucci, in progressione addirittura del 50% rispetto allo scorso anno.
Marcia trionfale confermata da risultati finanziari record: 8 miliardi di ricavi nell’ultimo anno con una redditività a un passo dal 40 per cento del fatturato. E un’incursione nel modo dei ristoranti grazie all’apertura della prima Osteria Gucci a Firenze, in collaborazione con Massimo Bottura.
Ma la classifica mette in evidenza la vitalità del settore food, dove le insegne dei più abili imprenditori italiani sono diventate ormai colossi internazionali.
A sorpresa Kinder (al quarto posto) supera Nutella (8), seguono Ferrero Rocher (11), Barilla (26), Lavazza (29) e Campari (30).
A rendere forti questi marchi è in primo luogo la presenza internazionale, con un giro d’affari che si sposta progressivamente fuori dai confini nazionali. Ma il Made in Italy alimentare paga ancora la mancanza di un numero più ampio di colossi industriali, fatto questo che ci porta fuori dal ristretto giro dei Paesi più forti: siamo al diciottesimo posto tra i 60 Paesi migliori.