No, no e poi no, Kim Kardashian non ci sta e protesta: lei nel vestito di Marilyn Monroe indossato al Met Gala ci è entrata (più o meno a dire il vero, visto che non è riuscita a chiudere la parte posteriore dell’abito) grazie a una dieta sana ed equilibrata, altro che dieta drastica!
Quando Kim Kardashian è comparsa sul red carpet del Met Gala indossando l’abito di Marilyn Monroe (con tanto di stola strategia posizionata in modo da coprire il fatto che la parte posteriore dell’abito non si chiudeva), ecco che è apparso subito evidente a tutti che la donna, famosa per il suo fascino formoso, fosse dovuta ricorrere a una dieta drastica per poter perdere 7 kg in 3 settimane.
Il suo dimagrimento era stato troppo veloce. Secondo i nutrizionisti, una buona dieta dimagrante equilibrata deve farti perdere al massimo 1 kg a settimana o 4-5 kg al mese. 7 kg in 3 settimane è troppo, manco fosse il seguito del film 7 kg in 7 giorni con Alberto Sordi.
All’epoca la dieta troppo severa della Kardashian era stata aspramente criticata: oltre a non fare bene all’organismo, solitamente dimagrimenti così veloci possono provocare un effetto boomerang. In pratica quando si torna a mangiare normalmente, ecco che si riprendono velocemente tutti i kg persi. E con gli interessi.
Però a Kim Kardashian le critiche non sono piaciute e ha ribadito nuovamente che lei è ricorsa a una dieta e uno stile di vita sani. In pratica per tre settimane ha eliminato del tutto dalla sua dieta zucchero e carboidrati (probabilmente il suo concetto di “dieta e stile di vita sano” non coincide con quello dei nutrizionisti), mangiando solamente frutta fresca e proteine.
In aggiunta, due volte al giorno ha indossato una tuta da sauna e ha corso parecchio sul tapis roulant. Pur essendo stata molto ferrea nel seguire questo suo regime alimentare, la Kardashian ha confermato che non “è mai morta di fame” (e certo, perché, se anche fosse o andrebbe a dire a tutti?). Anche se, appena finito il Met Gala, in una story su Instagram ha ammesso di voler subito andare a mangiare una pizza insieme al suo fidanzato.
Ma la Kardashian non si è fermata qui. Sul New York Times ha ribattuto alle critiche di chi affermava che stava dando un pessimo esempio a tutti coloro che soffrono di disturbi alimentari. Ha difeso la sua scelta sostenendo che la stessa cosa che ha fatto lei, la fanno anche molti attori del cinema quando devono prepararsi per un determinato ruolo.
La Kardashian ha sottolineato che se lo fanno Christian Bale o Renée Zellweger (perdere peso o aumentare) per avere una parte va bene, ma se lo fa lei no. Ehm no, Kim, non funziona proprio così: fa male a loro quanto fa male a te. E critiche ad attori che sono dimagriti eccessivamente o ingrassati troppo per poter recitare in un certo ruolo ce e sono di continuo.