Fast food in crescita e lanciatissimo, KFC Italia (Kentucky Fried Chicken) si adegua ai tempi che corrono e propone la sua prima linea di prodotti plant based. Per un concept a base di pollo la sfida è forse più ardua rispetto ai competitor che propongono panini conditi e perlopiù manzo e bacon: ecco quali sono i piani dell’azienda per burger, wrap e soprattutto gli amati bucket.
L’idea è di cercare l’incontro con le persone vegetariane (sempre più in crescita nel nostro Paese) ma anche attrarre curiosi e “flexitariani” ovvero gli onnivori che sono aperti anche al plant based e alle alternative senza carne. A spiegarlo è Marzia Farè, Chief marketing officer di KFC, durante la presentazione nella linea Veggie.
KFC come Burger King: idea veggie ma cottura onmi
Il logo di KFC Italia si è per l’occasione tinto di verde su Instagram, al posto del solito rosso. E anche le pareti di alcuni ristoranti sono “verdi”, interamente coperte di piante lussureggianti. Insomma un concept in grande, anche perché non basta, per KFC, rendere realistico il classico burger di pollo: questo fast food propone infatti anche alette condite e nugget fritti e l’illusione deve quindi essere adattata per tutte le consistenze e “parti” o lavorazioni del pollo. Attenzione però: questa linea è sì vegetariana ma solamente negli ingredienti (contiene derivati di uova e latte), perché di fatto il pollo plant based è cotto nello stesso olio dedicato al pollo vero. tutto scritto in piccino sul sito ufficiale.
Esattamente come fanno da Burger King: insomma bene ma non benissimo, a dimostrare che l’idea deve essere ancora studiata meglio. Vegetariano avvisato mezzo salvato, ma sarà per questo che McDonald’s Italia non ha ancora una linea veggie (ha dedicato una declinazione plant based solo negli USA, dove sta andando molto male).
Influencers già sguinzagliati
Per la campagna di lancio sono stati selezionati sei influencer di cui solamente uno vegetariano (strategia perfetta, se l’intento è convincere i non-vegetariani) tutti già attivi su Instagram e Tik Tok. Social Netework, quindi, ma niente tv: “in questa campagna non è prevista pianificazione TV perché il tasso di awareness è ancora basso e perché Veggie non è un prodotto core“. L’offerta più inclusiva è stata già annunciata sui Social Network, tramite post e video che parlano da sé e che puntano anche sull’ironia (un po’ come fece Agricola Moderna a Pasquetta, con l’insalata da grigliare).